A cura della Redazione

Vesuvio terra di legalità: i giovani, la buona politica e il riscatto di chi resta. Il Pd di Torre del Greco chiama a raccolta i cittadini su un tema importante e delicato. Sala affollata all’Hotel Holidays di via Litoranea per il convegno organizzato per affrontare il tema della legalità e della tutela della cosa pubblica. Dopo il saluto di Andrea Di Lecce, vice segretario del Pd di Torre del Greco e l’intervento di Carlo Ceglia, dirigente locale del Partito Democratico, spazio agli interventi dei relatori.

«Un titolo imponente ed un parterre d’eccezione. Abbiamo ascoltato testimonianze toccanti di chi porta cicatrici tutti i giorni addosso e chi può insegnarci veramente tanto su come affrontare l’illegalità - ha dichiarato Clelia Gorga, consigliere comunale del Pd nella città corallina -. I giovani sono la vera e unica risorsa di questo territorio. Perciò bisogna investire sul rinnovamento della classe dirigente».

«Questo territorio - ha spiegato Mario Casillo, capogruppo del Pd in Regione Campania - ha potenzialità immense. Vesuvio non è più una terra di illegalità, ma inizia a diventare una terra in cui si riscoprono le proprie bellezze, con la legalità al centro della buona politica. Solo ripartendo dalle nostre potenzialità possiamo rilanciare l’economia di questo territorio».

Parole forti anche quelle della consigliera regionale Loredana Raia: «Facciamo della legalità, una legalità agìta, corrispondente al desiderio della comunità che rappresentiamo, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo. Attraverso la legalità e l’agire nella legalità vogliamo avere una Torre del Greco migliore, perché ce lo meritiamo».

Tra i relatori anche Annarita Leonardi, dirigente del Pd calabrese e per un anno in corsa come candidata sindaco a Platì. «Non solo la Campania ma tutto il Sud rappresenta un patrimonio culturale e umano dal valore inestimabile, dalle enormi opportunità. Dobbiamo trasformare il negativo in positivo ed evitare che la criminalità si rigeneri». 

Un impegno forte anche quello di Massimiliano Manfredi, componente della Commissione Parlamentare Antimafia: «Convegni come questi sono importanti se hanno una chiave di lettura più ampia. Iniziative come questa ci aiutano molto: se aumentiamo la voglia di partecipazione e l’impegno civico, a partire dalle classi più giovani, la guerra contro l’illegalità non la vinceremo mai». 

E la testimonianza vera, concreta di Carmela Sermino, presidente dell’Osservatorio per la Legalità del Comune di Torre Annunziata, vedova di Giuseppe Veropalumbo ucciso nel 2007 da una pallottola vagante. «La legalità - ha detto - si pratica a partire da se stessi. Quando si vede un fenomeno illecito non ci si gira dall’altra parte ma si denuncia». Così come è stato apprezzato l’intervento di Maria Maiorano, responsabile della prevenzione della corruzione dell’AORN Cardareli di Napoli.

Conclusioni affidate al Sottosegretario alla Giustizia del Governo Renzi, Gennaro Migliore: «C’è necessità di costruire una cultura della legalità che consenta ai cittadini di liberarsi dal gioco delle attività criminali e delle malversazioni quotidiani, un incubo che il cittadino si trova ad affrontare tutti i giorni»

Un convegno al quale, nelle battute finali, ha partecipato anche il sindaco di Ercolano Ciro Buonajuto, rappresentato in sala dal presidente della Commissione Cultura Luigi Luciani e dal consigliere comunale Piero Sabbarese. Presente anche il neo sindaco di Boscotrecase, Pietro Carotenuto, che ha parlato della sua decisione di inviare tutti gli atti del Comune all’Autorità Nazionale Anticorruzione guidata da Raffaele Cantone.

(comunicato)