A cura della Redazione

Gli uomini della Guardia Costiera di Torre del Greco hanno proceduto al sequestro amministrativo, ed alla successiva confisca, di oltre mezzo chilometro di reti da pesca non segnalate ed utilizzate per la pesca di frodo, posizionate sotto costa lungo il litorale che va da Portici ad Ercolano, impropriamente impiegate in spregio alle vigenti normative di settore.

Nel corso dell'operazione, gli uomini della Guardia Costiera hanno sottoposto altresì al sequestro decine di chilogrammi di prodotti ittici e mitili privi di alcuna certificazione di tracciabilità e potenzialmente nocivi per la salute pubblica.

Due le persone denunciate a piede libero per immissione in commercio di prodotti in cattivo stato di conservazione.

Una terza è stata invece fermata e sanzionata perché colta in flagranza nel mentre si accingeva, con l'ausilio di pompe, a prelevare dallo specchio d'acqua torbida del porto di Torre del Greco caricata in numerose taniche pronta ad essere smistata nelle pescherie della zona vesuviana. Quell'acqua, con tutta la sua carica batterica, sarebbe stata impiegata per dare un aspetto più fresco alle tonnellate di pesce e frutti di mare destinati al consumo umano.

L'azione repressiva condotta dalla Capitaneria di porto corallina si inserisce nel solco di quell'incessante azione posta in essere nel contrasto alle attività illecite poste in essere nei territori del Miglio D'Oro da parte di organizzazioni criminali operanti lungo la filiera agro-alimentare, ponendosi come elemento deterrente all'amplificarsi di quel mercato parallelo in nero dedito alla commercializzazione abusiva di prodotti ittici di vario genere, che, oltre a costituire potenziale pregiudizio per la salute pubblica, incide fortemente anche sul delicato equilibrio eco-sistemico del litorale costiero corallino e sullo sviluppo di un settore costituente uno degli assi portanti dell'economia dei territori del litorale vesuviano stante la presenza di numerose imprese dedite alla mitilicoltura.

Nell'ambito della stessa operazione condotta lungo la fascia costiera compresa tra i comuni di Torre del Greco, Ercolano e Portici, sono stati altresì individuati quattro scarichi abusivi di diversa natura e  diverse opere di contenimento di reflui e rifiuti liquidi asserviti ad alcuni insediamenti produttivi in assenza delle previste autorizzazione di legge e confluenti sino al mare.

Agli stessi titolari degli scarichi abusivi sono contestualmente notificate da parte delle autorità comunali le prescritte diffide di legge finalizzate all'intercettazione e chiusura degli stessi scarichi.