A cura della Redazione

Mercoledì 16 dicembre, alle ore 9, si terrà la quarta udienza del processo che vede coinvolti 25 attivisti del Comitato pro Maresca, rei di aver occupato simbolicamente i binari della Circumvesuviana il 13 novembre 2010, in occasione di una mobilitazione cittadina in difesa della sanità pubblica. Mobilitazione a cui era presente anche l’allora primo cittadino Ciro Borriello.

Nelle prime tre udienze è stata ascoltata l’accusa, ovvero gli agenti tra Polizia e Digos che, in quell’occasione, hanno identificato i 25 attivisti, portandoli a una condanna a due mesi di reclusione o al pagamento di una salatissima pena pecuniaria.

Domani, invece, sarà il Comitato pro Maresca ad essere ascoltato dal Giudice. «Ribadiremo che il nostro obiettivo, quel giorno, non consisteva nel bloccare i binari della Circumvesuviana per sospendere un servizio, bensì quello di destare attenzione sulla vertenza sanitaria territoriale, attenzione che siamo riusciti a ottenere proprio grazie a quel gesto, nato da quella stessa libertà di manifestare che la nostra Costituzione sancisce - spiega in una nota il Comitato -. Ripeteremo al Giudice che, ben prima di essere condannati, avevamo già denunciato alle autorità competenti (Tribunale, Procura della Repubblica, TAR) i disservizi e le anomalie del servizio sanitario nel Vesuviano, senza ricevere alcuna attenzione. Chiederemo loro, dunque, chi sia la parte lesa e chi sia la parte che lede, non solo quel giorno ma tutti i giorni, ancora oggi, quando un ragazzo cade dal motorino e non sa dove andare per farsi soccorrere, quando un anziano si sente male e non sa dove andare per farsi soccorrere. La parte lesa sono i cittadini, e siamo certi che domani, in quell’aula di tribunale, la giustizia vincerà».