A cura della Redazione

Partirà a breve sul territorio di Torre del Greco una task force per arrivare alla progressiva eliminazione degli scarichi abusivi di acque reflue. Un’azione di coordinamento condivisa tra Guardia Costiera e l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Ciro Borriello, finalizzata al monitoraggio capillare ai fini ambientali del litorale. È quanto deciso questa mattina, nel corso di un incontro svoltosi nella sede della Capitaneria, al quale hanno preso parte tra gli altri il comandante della Guardia costiera, Rosario Meo; l’assessore ai Lavori pubblici, Luigi Mele; il responsabile operations di Gori, Andrea Palomba: il dirigente della pianificazione dell’ente d’ambito Sarnese-Vesuviano, Giovanni Marcello.

Proprio la Gori, nelle scorse settimane, aveva sollevato la problematica, facendo seguito a un precedente incontro svoltosi a palazzo Baronale il 21 ottobre nel corso del quale segnalò l’esistenza di scarichi impropri di acque reflue provenienti da insediamenti abitativi negli alvei che insistono nel territorio di Torre del Greco, in particolare in località Montedoro, Ponte della Gatta, Cavallo, Sannazzaro, Lava Troia e Santa Maria la Bruna.

Nell’incontro odierno i soggetti presenti hanno quindi convenuto sulla necessità di programmare ulteriori attività di controllo, con la collaborazione operativa di Gori, finalizzate alla definitiva eliminazione di tali scarichi, anche in considerazione delle conseguenti problematiche ambientali che ne derivano.

Una situazione che si trascina da tempo e sulla quale adesso si è pronti ad intervenire: “Anche in considerazione – fa presente Luigi Mele – dell’attenzione che la nostra amministrazione sta avendo nei confronti del litorale, in particolare sulla necessità di procedere a un adeguato rilancio della risorsa mare, importante volano di sviluppo per la più complessiva proposta turistica riguardante la nostra città”.

“Questa azione – sostiene ancora l’assessore ai Lavori pubblici – non deve essere letta come una sorta di vessazione nei confronti di determinati cittadini. Ma è giusto evidenziare a chi si è reso responsabile di queste manchevolezze, che oggi le cose sono cambiate e che è doveroso adeguarsi a tutte quegli obblighi e prescrizioni che impongono a carico di titolari di insediamenti, civili o di altra natura, di garantire il corretto smaltimento dei reflui provenienti dalle proprie attività. Insomma, quando partirà l’azione sul territorio, chi non si sarà messo a posto in maniera autonoma sarà raggiunto dalle inevitabili sanzioni di natura amministrativa e penale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il comandante della Capitaneria, Rosario Meo: “Siamo di fronte – dice – ad una presa di coscienza comune su una problematica estremamente importante per l’ambiente, una iniziativa che ha una valenza unica. Parliamo di scarichi abusivi e immissioni illecite che creano un elevato impatto sull’ambiente in termini di inquinamento, in un’area già sottoposta a fattori antropici rilevanti. A breve insomma partirà quest’azione comune volta a risolvere quella che indubbiamente è una criticità sistemica, risolvibile o quanto meno attenuabile attraverso il coordinato concorso di tutti i soggetti istituzionali a vario titolo coinvolti nei processi gestionali e di monitoraggio dei territori.”

Proprio in tale ottica, ed al fine di acquisire un quadro ancor più completo di informazioni sulle fonti di inquinamento esistenti, il tratto di costa del Miglio d’oro verrà sorvolato, di qui a breve, dagli aerei della Guardia Costiera che provvederanno, nell’ambito della convenzione sottoscritta con la Regione, a telerilevare tale zona di litorale per portare alla luce eventuali ulteriori fonte d’immissioni illecite.