A cura della Redazione
La creazione di un coro di voci bianche formato da alunni delle scuole primarie della città. È il proposito di “Torre all’opera”, il progetto promosso dall’associazione Neapolis e sposato dall’assessorato alla Pubblica istruzione, guidato da Romina Stilo. Alla base dell’iniziativa, c’è l’intenzione di formare un coro che metta in scena “L’elisir d’amore” di Gaetano Doninzetti. Le selezioni, alle quali sono state invitate a partecipare le scuole elementari pubbliche e paritarie che si trovano sul territorio di Torre del Greco, partiranno venerdì 20 febbraio presso l’istituto comprensivo Angioletti dalle 17 alle 19: “Abbiamo scelto – spiega l’assessore Romina Stilo – orari pomeridiani per venire incontro alle esigenze dei giovani alunni e dei loro genitori, per favorire dunque una partecipazione quanto più ampia possibile, che permetta allo stesso tempo una selezione qualificata”. In tutto sono quattro le date fissate per le audizioni: sempre all’Angioletti i responsabili della formazione del coro saranno anche lunedì 23 febbraio (sempre dalle 17 alle 19) mentre altri due appuntamenti sono stati fissati al comprensivo Mazza-Colamarino giovedì 26 e venerdì 27 febbraio, dalle 16 alle 18. “Iniziare i bambini all’ascolto della musica di valore – prosegue la rappresentante della giunta guidata dal sindaco Ciro Borriello – introdurli nei luoghi della musica, educarli ad apprezzare la magia di un pianoforte, di un mezzosoprano o di un quartetto d’archi, è secondo noi segno di grandissimo progresso civile e culturale. Del resto la musica è la più grande messaggera di emozioni e sensazioni, ha la capacità di far sognare un singolo individuo e, allo stesso tempo, di accomunare migliaia di persone. La sua forza sta nel suo segreto: riuscire a rappresentare le nostre forze, le nostre debolezze e i nostri sentimenti. Essa è sostenuta da forti ideali, da un insegnamento morale profondo, da un patrimonio intellettuale che si vuole donare agli altri. Come vorremmo essere noi, come vorremmo siano i nostri bambini”.