A cura della Redazione
“Sono costanti gli sforzi prodotti dalle forze dell’ordine, sforzi che hanno portato risultati importanti nella strategia del controllo del territorio, diventato nel corso degli anni decisamente più sicuro. Nonostante questo però, i controlli anche capillari non possono al momento ancora mettere al riparo da simili episodi. Peggio ancora se questi vengono perpetrati in zone periferiche dove, purtroppo, maggiori sono i rischi derivante dalla presenza di aree isolate”. L’amarezza del sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, è tutta in queste parole. Nel commentare l’assassinio di Luciano Sannino, l’uomo di 48 anni ucciso nella tarda mattina in via Lamaria Ruospo, il primo cittadino torna a parlare della necessità di fornire maggiore sicurezza alle aree a “rischio”, a cominciare delle periferie: “Che sono evidentemente – prosegue il sindaco Borriello – i luoghi dove è più difficile attuare un monitoraggio capillare. Abbiamo già avviato una serie di contatti per allargare il sistema di videosorveglianza della città, con l’utilizzo di altre telecamere collegate alla centrale di monitoraggio della polizia municipale, oltre al possibile impiego del wi-fi”. Per salvaguardare la periferia poi, nelle prossime settimane partirà uno specifico lavoro degli agenti di polizia municipale: “Che – assicura Ciro Borriello – di comune accordo con polizia e carabinieri, potenzieranno i controlli nelle zone poste lontane dal centro, che come detto restano quelle ancora più ‘sensibili’. Abbiamo anche in mente di varare un piano di controllo delle ‘porte d’ingresso’ alla città, per evitare che i pericoli vengano da fuori Torre. Questo piano, insieme a un potenziamento del sistema di videosorveglianza, potrebbe permettere di evitare tragedie simili a quella odierna o, in alternativa, favorire le eventuali indagini”.