A cura della Redazione
Il ministro degli Esteri Emma Bonino è il primo a rispondere alla lettera inviata lo scorso 7 agosto da parte del deputato del MoVimento 5 Stelle Luigi Gallo, relativa alla vicenda giudiziaria della compagnia di navigazione Deiulemar ed indirizzata contemporaneamente al ministro dell’Interno, Anna Maria Cancellieri, e al ministro dell’Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni. In particolare, il deputato del M5S chiedeva ai ministri “un intervento veloce e tempestivo, o quanto meno una risposta” alla luce di ulteriori evoluzioni sul caso Deiulemar, compagnia di Torre del Greco fallita il 2 maggio 2012 per un buco patrimoniale di oltre 800 milioni di euro e che ha visto coinvolti 13mila risparmiatori i quali, per decenni, hanno finanziato la compagnia tramite certificati obbligazionari per una somma pari a 670 milioni di euro. Il deputato del M5S ha informato i ministri come a seguito di due indagini in corso presso la Procura di Roma e la Procura di Torre Annunziata, siano stati individuati due conti in Svizzera da 650 milioni e da 350 milioni di euro intestati ad imprese off-shore, con sede legale in Lussemburgo, riconducibili alle tre famiglie fondatrici della Deiulemar. E’ stato chiesto dalle autorità inquirenti il sequestro di questi conti con una rogatoria che però è stata bloccata, e così anche il conseguente sequestro del denaro. Il ministro degli Esteri non si è espressa sulla specifica vicenda Deiulemar ponendo l’attenzione sull’evoluzione degli accordi bilaterali tra Italia e Svizzera facendo sapere che “un negoziato in materia fiscale con le Autorità svizzere è stato avviato del 2012, anno in cui è stato istituito un “Gruppo di Pilotaggio” bilaterale composto da alti funzionari del Ministero dell’Economia e Finanze italiano e del corrispondente Dipartimento Federale delle Finanze elvetico. Il Gruppo di Pilotaggio ha intrapreso un esame di tutte le questioni fiscali riguardanti i rapporti fra i due Paesi. Il Gruppo ha tenuto diverse riunioni del 2012 e dovrebbero riprendere i suoi lavori quanto prima. Il negoziato bilaterale sarà chiamato a tenere conto anche degli ultimi sviluppi in ambito europeo”. Gallo, prendendo atto dalla risposta del Ministro che “tra le priorità di questo governo ci sia la ricerca di soluzioni negoziali alle problematiche fiscali tra Italia e Svizzera” si chiede “quanto veramente conti questo Governo ai tavoli di negoziazione bilaterali o europei e perché non sia indicata nella lettera una data certa per la ripresa dei lavori del cosiddetto Gruppo di Pilotaggio”. Confidando, inoltre, nella risposta del ministro della Giustizia per avere chiarimenti “sul tema del blocco delle indagini e del sequestro di conti correnti svizzeri anche per reati come truffa aggravata e bancarotta fraudolenta”. Francesco Di Donna