A cura della Redazione
Il caso Deiulemar continua a tenere in apprensione i risparmiatori, soprattutto a Torre del Greco, dove c´è la sede operativa ed amministrativa della compagnia di navigazione. In un comunicato, il nuovo amministratore unico della società, l´avvocato Roberto Maviglia, che ha accettato l´incarico lo scorso 3 febbraio, cerca di fare chiarezza su alcuni aspetti della vicenda. "Come reso noto in precedenti comunicati - spiega Maviglia -, è emersa la circolazione di certificati di tipo obbligazionario al portatore emessi, nel corso degli anni, al di fuori delle regolari procedure societarie e, pertanto, connotati da formale e sostanziale irregolarità. Tale circostanza è stata portata all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, presentando esposto alla competente Procura della Repubblica, da parte sia del socio unico sia del collegio sindacale della società. Sulla base dei primi riscontri, tali certificati obbligazionari recherebbero una scadenza al 2018, analoga a quella dei certificati emessi nell’ambito delle regolari procedure societarie". L´ammontare delle obbligazioni emesse dalla società, al 31 dicembre 2010, è pari a 40 milioni, 459 mila 890 euro, tutte con scadenza al 2018, con tassi di interesse annuali di 5,83 e 7 per cento. si legge nella nota di Maviglia. I vertici della Deiulemar fanno sapere che c´è "l’esigenza di un chiaro riscontro sull’ammontare del debito non ufficiale, allo stato non stimabile in modo attendibile". Molti ripsparmiatori, che hanno investito il loro denaro nella compagnia di navigazione, in questi giorni sono stati contattati dalla società al fine di verificare la loro posizione. "La capacità della società di soddisfare i propri creditori - scrive ancora Maviglia -, così come le modalità e la misura di soddisfacimento in concreto attuabili, dipenderà, in primo luogo, dai risultati cui perverrà la citata ricognizione (questa, infatti, costituisce il presupposto indefettibile per calcolare l’ammontare complessivo dei debiti riconoscibili tali e quindi per impostare ed attuare iniziative di soddisfacimento dei creditori stessi) ed, in secondo luogo, dall’equilibrio ovvero dalla misura dello scostamento tra l’ammontare complessivo del debito, nell’entità che sarà riconosciuta, e le risorse patrimoniali e finanziarie a disposizione della società". L´amministratore unico non esclude, poi, il ricorso al concordato preventivo "sotto il controllo di tutte le autorità competenti, giudiziarie e, a seconda dei casi, anche di vigilanza dei mercati finanziari", manifestando la disponibilità dei soci fondatori ad attingere anche alle proprie risorse personali. Infine, Maviglia annuncia l´apertura di un tavolo di informazione a cui partecipano il presidente dell´Unione Nazionale dei Consumatori di Torre del Greco, Antonio Cardella, Giuseppe Colapietro, rappresentante del Comitato degli Obbligazionisti della Deiulemar, e diversi avvocati. "Per evitare la circolazione di notizie e voci che, favorite dal caos che si è ingenerato, rischiano di rivelarsi distorte e fuorvianti, si invitano tutti gli interessati a far conto esclusivamente sui comunicati ufficiali della società e/o sulle dichiarazioni e chiarimenti, anche a mezzo stampa, resi dall’amministratore unico", conclude Maviglia.