A cura della Redazione
Cresce l’ansia e l’apprensione delle famiglie e di tutta la cittadinanza corallina per la sorte dei tre torresi sequestrati insieme al resto dell’equipaggio ed alla nave Buccaneer. Un barlume di speranza si è aperto con la telefonata alle rispettive famiglie dei dieci italiani presenti sulla nave. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si dimostra ottimista. A tutt’ora, però, non c´è ancora nessuna richiesta di riscatto da parte dei pirati, protagonisti del sequestro nel golfo di Aden, nelle acque tra la Somalia e lo Yemen. I dieci sequestrati italiani, di cui tre, i marinai Vincenzo Montella, Giovanni Vollaro e Bernardo Borrelli, iscritti alla Capitaneria di porto di Torre del Greco, lavoravano sul Buccaneer, un rimorchiatore di proprietà della società Micoperi di Ravenna, che operava per una compagnia degli Emirati Arabi Uniti, quando sono stati sequestrati dai pirati in transito da Singapore verso Suez. I pirati hanno agito lo scorso sabato alle ore undici ora locale mentre in Italia erano appena le nove di mattina. L’azione armata e rapida non ha lasciato nessuna possibilità di reazione all’equipaggio che, inerme, si è dovuto arrendere per evitare il peggio. Ora il Buccaneer si trova sulla costa di Lasqorey, ancorato al largo di questo villaggio del Puntland, nel nordest della Somalia. Insieme ai dieci italiani sequestrati sono stati coinvolti anche altri sei uomini dell’equipaggio, un croato e cinque rumeni. Alcuni giorni fa è giunta nell’area la fregata Maestrale della Marina Militare Italiana, ancora in attesa di disposizioni da parte dell’unità di crisi tempestivamente allertata alla Farnesina, che opera in stretto coordinamento con la missione Atalanta, progetto anti pirateria organizzato dall’Unione Europea per rispondere energicamente a questa nuova piaga che desta non poche preoccupazioni agli armatori italiani e torresi che, con le loro navi, sono costretti a battere quelle acque. L’equipaggio, stante alle poche e frammentate notizie che giungono dal Ministero degli Esteri, sono rassicuranti e ci dicono che per ora l’equipaggio è in buone condizioni e sembra non correre pericolo di vita. Tuttavia, la situazione in quelle zone è divenuta abbastanza incandescente e rischia di crollare dopo il blitz della marina statunitense che ha portato alla liberazione del capitano di un mercantile, Richard Phillips, in ostaggio per alcuni giorni. A rassicurare i familiari dei torresi ci ha pensato anche il sindaco Ciro Borriello che si è subito attivato per garantire ogni supporto e sostegno alle famiglie dei marittimi torresi, in attesa che queste possano al piu presto riabbracciare i propri congiunti sani e salvi. Nella foto, il rimorchiatore Buccaneer