A cura della Redazione
Dopo l’aggressione di stamani al sindaco Ciro Borriello ad opera di tre uomini, il primo cittadino di Torre del Greco è ancora più deciso che mai a portare avanti la sua battaglia contro l’illegalità diffusa sul territorio cittadino. “L’aggressione subita stamani – inizia Borriello - non rappresenta solo un’offesa alla mia persona, ma soprattutto alle regole del buon vivere civile e ai valori assoluti della legalità. Sono fortemente motivato a esprimere al Ministro dell’ Interno, quello della Difesa, al Prefetto e al Questore di Napoli il desiderio di aggiungere ulteriori presenze delle Forze dell’Ordine su un territorio con circa 100mila abitanti, nonché esplicitamente chiedere gli uomini dell’Esercito anche a Torre del Greco”. Intendo da subito attivare la videosorveglianza – prosegue il sindaco - nei punti nevralgici e sensibili della città. Questa in più occasioni mi ha ribadito pieni consensi e forte approvazione per quanto si sta facendo per contrastare concretamente l’illegalità fortemente radicata da anni. Il violento ed inaudito affronto subito mi impone di proseguire con immutato e maggiore impegno civile. Nonostante tutto, sono più che mai convinto e determinato – conclude Ciro Borriello - a proseguire in tal senso per consentire la massima sicurezza ad una collettività di tantissima gente perbene che non vuole assolutamente continuare ad imbattersi e subire inaccettabili azioni e a dir poco violenti gesti provocati da una diffusa microcriminalità. Ritengo, intanto, più che doveroso esprimere un sincero ringraziamento alle Forze dell’Ordine presenti durante l’accaduto, e non solo, per il costante e difficile impegno profuso a Torre del Greco”. Sulla vicenda piena solidarietà del presidente del consiglio Michele Polese. “La vile aggressione al Sindaco Ciro Borriello – afferma - è un atto gravissimo, segno dell’inciviltà di alcuni facinorosi che sovente oppongono alla legalità una vigliacca e cieca violenza. Mai si era vista la presenza di un primo cittadino ad un posto di blocco organizzato dalle Forze dell’Ordine volta ad esprimere e testimoniare il desiderio e la possibilità di rendere questa città più sicura e di restituirla alla giustizia. Un fatto, quello accaduto stamattina, veramente vergognoso ma che rende tangibile il forte senso del dovere del sindaco, il quale ha scelto di combattere in prima linea i problemi della cittadinanza. Pertanto - conclude Polese -, la mia personale e più sentita solidarietà e vicinanza al Sindaco, unitamente a quella dell’intero Consiglio”. Don Giosuè, parroco della Basilica di Santa Croce, non fa mancare il suo sostegno al primo cittadino.“Tutti ribadiamo al sindaco la nostra pubblica solidarietà per quanto avvenuto – afferma - e lo sosteniamo in riferimento alla linea da lui adottata, sempre tesa al ripristino della legalità. Non solo, lo incitiamo a continuare e ad incrementare i controlli del territorio. Non possiamo esimerci dal manifestare il nostro sentimento di sconcerto per un atto, quello dell’aggressione al Sindaco, che definire turpe, abietto, ignobile, è davvero troppo riduttivo”. “Esprimiamo sdegno per la vile aggressione al nostro sindaco, democratico leader di tutta la nostra comunità. La redazione de "la tofa" si sente a lui vicino e lo sprona a continuare nella sua opera difficile, coraggiosa, moderna e imprescindibilmente vitale, come da anni non si riscontrava nella nostra città. Siamo al tuo fianco”. Così Antonio Abbagnano, direttore de “la tofa”.