A cura della Redazione

"Meglio un percorso parlamentare per una legge su Pompei". E’ il consiglio che il sindaco di Benevento Clemente Mastella (famoso protagonista della politica nazionale) ha rivolto alla candidata a sindaco di Pompei Andreina Esposito. "Si tratta di una procedura più lunga ma più sicura di un decreto legge perché c’è il rischio che un provvedimento del genere non arrivi mai per iniziativa del governo nazionale”. Mastella - sabato 29 aprile in visita agli scavi archeologici ed al Santuario della Vergine del Rosario nella città mariana (dove, insieme ad una rappresentanza della coalizione che sostiene la gentile dottoressa Esposito, è stato ricevuto dall’arcivescovo Tommaso Caputo) - è intervenuto in una seduta politica ristretta, organizzata presso l’area verde di un noto bar in prossimità degli Scavi.

L'ex ministro della Giustizia si è complimentato con la candidata sindaco per la passione e la determinazione con cui affronta la campagna elettorale, consigliandole di inserire nel suo programma le misure più incisive al fine di evitare con ogni mezzo il dissesto finanziario del Comune di Pompei. “Significherebbe la fine di qualsiasi iniziativa della città, che può essere organizzata da Comune a livello gratuito, a fini culturali e di promozione economica del territorio - ha spiegato il sindaco di Benevento -. Inoltre il dissesto comporterebbe l’automatico aumento fino all’aliquota massima possibile delle tasse comunali”.

La dottoressa Esposito nel suo breve intervento ha convenuto con Mastella sul ruolo moderno di centralità politica dei sindaci che vivono a diretto contatto con le esigenze di vita dei concittadini. “Oggigiorno gli elettori non credono più nei partiti politici ma guardano con attenzione (prima di votare) la storia umana e professionale dei singoli candidati - ha spiegato la pediatra -. Io punto a convincere i pompeiani sulla mia immagine di donna, mamma e professionista fondata sulla sincerità delle mie intenzioni - ha continuato - e di chi, come me,  per professione, è abituata a guardare negli occhi dei bambini, prima di dichiarare o fare una diagnosi e prescrivere la cura per combattere una malattia”.

twitter: @MarioCardone2 

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