A cura della Redazione

“Gran Casinò. Storie di chi gioca sulla pelle degli altri” è il titolo dello spettacolo che si terrà domenica 26 febbraio, alle 20.00, presso il teatro della parrocchia “SS. Salvatore” di Pompei.

Nato per sensibilizzare i giovani, con l’intento di far nascere in loro la consapevolezza che l’azzardo non è un gioco, ma un business per chi lo favorisce e una vera e propria patologia per chi lo pratica in maniera compulsiva, lo spettacolo è gratuito e aperto a tutti. A metterlo in scena sarà la compagnia “Itineraria Teatro”, nata nel 1994 e da sempre impegnata sul filone del “teatro civile”, portando in scena tematiche di attualità sociale e civile, con testi di denuncia, in cui la varietà dei linguaggi e degli strumenti aiuta lo spettatore a prendere coscienza del tema trattato, indignandosi e nello stesso tempo divertendosi.

Lo spettacolo si inserisce nella scia di due progetti che, dal gennaio scorso, il Servizio per la Pastorale Giovanile di Pompei sta affrontando con gli studenti delle terze e quarte classi del Liceo Scientifico “E. Pascal” della città. Il primo ha come tema l’uso corretto dei social ed è curato dalle psicologhe cliniche esperte in comunicazione e dinamiche relazionali, Alessia Cuccurullo e Federica Visone; l’altro è proprio sul gioco d’azzardo ed è curato dalla professoressa Laura Afeltra, specializzata in matematica applicata al gioco d’azzardo. I due laboratori, che prevedono incontri quindicinali teorici e pratici, si concluderanno con l’impegno dei ragazzi ad elaborare dei progetti finali sui temi trattati, come la realizzazione di un video spot contro il cyber bullismo.

A portare la compagnia teatrale nella città mariana è stata la collaborazione tra il Servizio per la Pastorale Giovanile, l’Azione Cattolica e la Caritas di Pompei con l’Associazione “Agorà” di Portici (Na). La scelta del tema è dovuta anche ai dati allarmanti diffusi dalla stampa del nostro Paese e che denunciano, in un’Italia in forte declino economico e sociale, un exploit travolgente registrato dal gioco d’azzardo: il fatturato di quest’ultimo è infatti passato dai 26 miliardi di euro del 2005, ai 98 miliardi di euro del 2015. Dunque, lo scorso anno, ogni italiano, minorenni compresi, ha giocato in media più di 1.500 euro.

Il Santuario ha voluto proporre, dunque, attraverso i suoi organismi più vicini ai giovani, uno spettacolo che aiutasse a sensibilizzare tutti, in particolare i ragazzi, sulla necessità di sconfiggere questo “cancro sociale”, come lo ha definito Papa Francesco.

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(MARIDA D'AMORA)