A cura della Redazione

Una ventina di ragazzi provenienti dai centri di Napoli e Pompei dell'associazione “'A voce d''e creature” - gestita dall’instancabile Don Luigi Merola a Pompei (frazione Ponte Nuovo) negli immobili che erano di proprietà dei Cesarano, e nei quartieri di Forcella (a Napoli) - si sono recati per uno stage professionale di pizzaioli tra i terremotati di Norcia (in Umbria) a completamento della frequenza di un regolare corso professionale di uno dei più nobili ed antichi mestieri napoletani.

Ben duemilacinquecento pizze sono state messe sui tavoli imbanditi, allestiti nella piazza della città, che avevano come commensali le vittime del recente terremoto che ha devastato il Centro Italia, i numerosi volontari, e personale di vigili del fuoco, forze dell’ordine e forze armate che si erano recati a prestare soccorso e sostegno per la ripresa verso la ricostruzione.

Un’attività, quella che hanno appreso i pizzaioli ragazzini di Pompei e Napoli, che ha consentito di sottrarli al degrado dei quartieri e delle periferie, con la promessa di un onesto futuro professionale che presenta buone prospettive anche in vista del prossimo riconoscimento della pizza napoletana come patrimonio dell’umanità.

Nell’occasione i forni da campo sono stati allestiti da Vincenzo Staiano di Agerola; alle materie prime (farina, pomodoro, olio e mozzarella) ha provveduto la beneficenza campana mentre i ragazzi di “'A voce de creature” hanno contribuito con il loro impasto e massa in forno alla stregua di autentici pizzaioli professionali.    

twitter: @MarioCardone2 

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