A cura della Redazione
Il 28 gennaio è stato festeggiato un uomo eccezionale, Giuseppe Acanfora, che ha compiuto i primi 100 anni. Insieme a lui c’erano i suoi 5 figli, 16 nipoti e 22 pronipoti, tutti i parenti, che non hanno nascosto momenti di emozione e di commozione nel corso della mattinata. Giuseppe Acanfora ha raggiunto questo traguardo pur tra mille gioie ed altrettante difficoltà, ma sempre circondato dall’affetto di quanti li ha sempre ben voluto e rispettato per la loro disponibilità e cordialità. Giuseppe Acanfora, nasce il 28 gennaio 1915 a Scafati in Contrada 28 ma cresciuto in Via Crapolla a Pompei, nel 1937 si diploma all’istituto Magistrale di Napoli “Eleonora Pimentel Fonseca”. Subito dopo, nell’ottobre 1937, viene chiamato a fare il militare di leva e arruolato come allievo ufficiale alla scuola militare di Salerno si congeda a giugno del 1938. Nel gennaio del 1939 richiamato per il regolare servizio militare in qualità di ufficiale viene assegnato al 19° Reggimento Fanteria Divisione Brescia, distaccato a Nicastro (CZ). Nell’autunno del 1939 la sua Divisione viene inviata in Africa Settentrionale, prendendo posizione nel deserto a 20 Km. da Tripoli, allo scoppio della guerra viene inviato prima sul fronte tunisino e poi a Tobruch contro gli inglesi. Ricorda la povertà dello Stato di allora, perché a quei tempi tutti gli ufficiali furono obbligati a comprarsi la pistola, una Beretta calibro 9 corto. Rientrato in l’Italia, da Tobruch, per trascorrere a casa una licenza straordinaria di trenta giorni, gli viene notificato l’ordine di raggiungere il 19° Reggimento di Fanteria di stanza a Catanzaro il 6 ottobre 1941 per poi essere trasferito il16 luglio 1943 prima al 29° Reggimento Fanteria e successivamente a Torino. Dopo l’8 settembre 1943 sottrattosi alla cattura fa parte delle forze armate tedesche, verrà congedato il 1° gennaio 1945 con il grado di Capitano. Nell’anno scolastico 1948/49 è chiamato ad insegnare alla Scuola elementare prima con incarico annuale, diventando titolare di cattedra 1° ottobre 1956. Nei primi anni 50 aderisce alla lista civica, costituita da Monsignor Ronca allora Prelato di Pompei, che si contrapponeva alla lista della Democrazia Cristiana, e viene eletto Consigliere Comunale. Il 5 settembre 1956 riceve dal Ministero della Difesa la Croce al Merito di Guerra. Collocato in pensione nell’ottobre 1976, si dedica con passione ad aggiustare orologi, mettendo su un laboratorio di orologeria, lavoro che tutt’oggi, a 96 anni, lo impegna e che riesce a fare senza uso di occhiali. Ricorda con affetto la moglie Giuseppina Pellì, con la quale ha vissuto assieme 78 anni dei suoi 100, crescendo 5 figli, 16 nipoti e 18 pronipoti, racconta che la loro casa non è rimasta mai vuota, ancora oggi non c’è giorno che figli, nipoti e pronipoti non passino per la sua casa prima di andare al lavoro o al loro ritorno.