A cura della Redazione
Le “passeggiate archeologiche” nel perimetro esterno al sito Unesco degli scavi di Pompei al momento le fanno solo le lucciole ed i travestiti. Una prostituta rumena è stata arrestata dalla locale Polizia di Stato dal momento che aveva resistito alle operazioni di fermo e riconoscimento. E’ scattata nei suoi confronti la denuncia di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. E’ risultato, sul suo conto, agli atti del commissariato di via Sacra a Pompei, che in 16 mesi la donna è stata denunciata ben 84 volte per violazione del foglio di via obbligatorio. Gli agenti del locale commissariato hanno, alla fine di una violenta colluttazione, tratto in arresto Liliana Ionescu, trentacinquenne di origine rumena, che si è resa responsabile di violenza, minaccia di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Erano da poco passate le 17,00 del giorno dell’Epifania quando una pattuglia del Commissariato di Pompei, nel transitare in via Plinio, ha notato la donna (già nota alle forze dell´ordine) che con atteggiamento provocante richiamava l’attenzione degli automobilisti che le passavano accanto. Gli agenti, che già la conoscevano in quanto destinataria di un foglio di via obbligatorio dal territorio pompeiano, si sono avvicinati per accompagnarla in ufficio per la rituale pratica di riconoscimento. La donna ha reagito all’invito con insulti e minacce ai poliziotti. Successivamente ha colpito un agente con calci al ventre ed alle gambe. Alla fine gli agenti sono riusciti a far salire la passeggiatrice recalcitrante sull’automobile di servizio della volante ed a condurla in Commissariato, dove le hanno contestato che tra l’agosto del 2013 e il dicembre del 2014 è stata denunciata per ben 84 volte per violazione del foglio di via obbligatorio dal comune di Pompei. Alla fine la rumena Liliana Ionescu è stata tratta in arresto e sottoposta a rito direttissimo presso il Tribunale di Torre Annunziata. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2