A cura della Redazione
Uomini delle forze di polizia stazionano all´esterno della casa di Riposo “Borrelli”. E’ il sintomo di un malessere che sta per superare il livello di guardia in una struttura del comune di Pompei che non ha più i mezzi economici sufficienti per andare avanti. Né possono risolvere il problema soluzioni improvvisate come i banchetti di sostegno, le tombole di beneficenza e le tante altre iniziative di carità, tipiche dell’atmosfera natalizia. Uliano ed i suoi intanto sono latitanti. E’ vero che il problema non l’hanno fatto nascere loro ma è altrettanto vero che dopo sei mesi hanno il dovere di spiegare prima agli ospiti della casa di riposo ed alle loro famiglie, in secondo luogo al personale che non percepisce lo stipendio ed in terzo luogo alla popolazione pompeiana, quali sono i provvedimenti che l’Amministrazione di Pompei intende adottare e quali sono i tempi previsti. La vertenza che si è aperta con il personale dell’Ospizio di Pompei (nove stipendi e la tredicesima dell’anno scorso in arretrati con il solo pagamento di un acconto) chiede trasparenza immediata nei confronti dell’opinione pubblica. La vertenza del personale e lo stato di dissesto dell’Azienda “Aspide”, con un buco finanziario che si aggirerebbe intorno al milione di euro (e ritardo nei bilanci) determina uno stato di malessere aggiuntivo per gli anziani ospiti della Casa di Riposo ”Carmine Borrelli” che si apprestano a trascorrere un brutto Natale. A capo della struttura il sindaco di Pompei avrebbe intenzione di mettere un funzionario del Comune che dovrebbe sostituire la direttrice nominata dalla precedente amministrazione. La Casa Borrelli rientrava nel quadro gestionale dell’Azienda Speciale “Aspide”, posta in liquidazione. In un secondo tempo, con gara d’appalto, è stata assegnata alla cooperativa “Filipendio” che per evidenti criticità del complesso comunale per anziani ha deciso, successivamente, di fare un passo indietro. In pari tempo è partito lo stato d’agitazione del personale per il pagamento degli arretrati economici. L’attualità riguarda il crescendo dello stato generale di tensione mentre il personale chiede di essere sentito da Uliano. La conseguenza logica è che questa vicenda coinvolge negativamente l’anello debole della catena. Vale a dire gli anziani ospitati nell’Ospizio comunale a cui riesce difficile augurare un Buon Natale. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2