A cura della Redazione
Dalle antiche carrozzelle bardate con vistosi fiori di carta, alle rombante motociclette di oggi per un pellegrinaggio fortemente sentito e voluto dal veterano Francesco Celentano, vecchia "quercia" locale.
Oltre quattrocento i centauri partiti da Trecase per raggiungere il Montagnone ad omaggiare la miracolosa Madonna Bruna.
Ligi allappuntamento settembrino, centinaia di scooteristi, attrezzati di tutto punto, sono partiti di buon mattino con destinazione Montevergine al seguito di una vettura depoca agghindata a fiori ed allestita con un suntuoso altarino ove troneggiava leffige della Santa.
Ancora più massiccia la partecipazione registrata questanno, che ha raggiunto il significativo traguardo della 60esima tappa.
Lappuntamento annuale con Mamma Schiavona è oramai divenuto un vero e proprio rito da perpetrare per i veterani del gruppo organizzatore guidato dallinstancabile Francesco Celentano, che imperterrito dispone minuziosamente ogni cosa per il tangibile segno di devozione alla Beata Vergine.
Ed è stato così che la ridente cittadina pedemontana vesuviana, ai primi albori, si è ridestata con gli spari dei petardi ed al frastuono delle rombanti moto che, in partenza dalla piazza principale, si sono dirette in località Avellino per lennesima scalata del Montagnone e rendere omaggio a "Mamma Schiavona".
Come al solito, in serata, il ritorno in massa dei rombanti mezzi bardati a festa si è concluso davanti al sagrato della chiesa madre Santa Maria delle Grazie e San Gennaro.
Una gran folla di cittadini, dissipata lungo la strada del ritorno, e diane di fuochi ai crocicchi per festeggiare il ritorno dei pellegrini e spettacolare finale pirotecnico a piazza San Gennaro.
NINO VICIDOMINI