A cura della Redazione
Nel pomeriggio di lunedì, i carabinieri della Compagnia di Torre Annunziata hanno fermato un turista francese che aveva rubato alcuni frammenti di marmi e di intonaci dipinti all´interno degli scavi di Pompei. Si trattava di una persona in vacanza con la famiglia che aveva l´intenzione di portare a casa, gratis, un pezzo di Pompei. Abitudine molto frequente all´estero, dal momento che è stata diffusa la voce della mancanza di controlli puntuali nel sito archeologico. Del resto molti hanno notato che in un intero tour per la città antica non si incontra neanche un custode. Fortunatamente, nell’ultimo caso, l’intervento dei carabinieri ha consentito di sventare l’ennesimo tentativo di furto di antichi reperti degli scavi. La Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Pompei, Ercolano e Stabia, nel sottolineare il proprio impegno nella tutela del patrimonio culturale vesuviano di cui è custode, esprime vivo ringraziamento alle forze dell’ordine per la brillante operazione di polizia. “L’episodio – ha dichiarato il soprintendente Massimo Osanna – è il preoccupante segnale del dilagare di comportamenti irriguardosi e, spesso, di veri e propri atti di vandalismo che la Soprintendenza è impegnata, con ogni mezzo, a contrastare”. La notizia di cronaca è coincisa con quella positiva dell´assunzione provvisoria di personale aggiuntivo per arricchire i percorsi di visita ma anche per contrastare episodi come quello di lunedì. Grazie all’accordo del 28 luglio fra la Soprintendenza e la ALES, dal 4 agosto trenta nuovi addetti sono entrati in servizio nell’area archeologica di Pompei. Si tratta di personale che la società in house del Ministero ha selezionato e messo a disposizione della Soprintendenza nelle more delle procedure del concorso bandito sulla base della convenzione sottoscritta col Mibact. I nuovi addetti consentiranno l’apertura al pubblico dei seguenti edifici: Casa di Cornelia, Casa di Marco Lucrezio, Termopolio di Vetutio Placido, Casa del Larario di Achille, Casa dei Ceii, Casa della Caccia Antica, Terme Suburbane, Casa di Apollo, Casa dell’Ara Massima, Casa di Marco Lucrezio Frontone. L’arrivo di nuovo personale della società ALES è sicuramente un primo passo per affrontare la carenza di addetti alla vigilanza. Operazione indispensabile nel momento in cui si decide di ampliare l’offerta di visite, così come richiesto dagli operatori turistici e dai visitatori di tutto il mondo. Il tutto, naturalmente, senza abbassare la guardia sul versante della tutela, considerato che il parco archeologico di Pompei viene visitato da due milioni e cinquecentomila turisti l’anno. MARIO CARDONE Twitter.@mariocardone2