A cura della Redazione
Domani (17 giugno) alle ore 12, a Palazzo de Fusco, il sindaco di Pompei, Ferdinando Uliano leggerà i nomi degli amministratori che lo affiancheranno nel compito non sempilice di governare Pompei per i prossimi cinque anni. Un discorso ai simpatizzanti e sostenitori della coalizione vincente seguito ad un festeggiamento nell’androne di Palazzo de Fusco ha dato opportunità al neo eletto sindaco di Pompei di tracciare il profilo del suo governo cittadino. Anzitutto spalancare le porte del Palazzo ai pompeiani (molto apprezzato il gesto simbolico di aprire il portone ora bisognerà vigilare che lo spazio pubblico rimanga tale in futuro). Uliano (sindaco boy scout) è per una gestione semplice del suo mandato: minima spesa e massima partecipazione. Alla spending review annunciata nei primi giorni con tagli alle spese di auto blu e cellulari di servizio si affiancano nuove anticipazioni: il vigile di quartiere e la formazione dei comitati cittadini cin rappresentanti eletti e riconosciuti sulla base della regolamentazione democratica avranno accesso assicurato nelle stanze di governo di Pompei. Abolite drasticamente le liste di attesa per parlare con il primo cittadino che intende riservare un giorno alla settimana a sentire l’umore della gente (le critiche, ma c’è da augurarselo, anche i suggerimenti). Nando Uliano intende tenere per se la delega ai servizi sociali che sente come l’impegno morale prioritario del suo mandato perché (lo ha sempre detto, per chi lo conosce da lungo tempo) il primo dovere del politico è di dare una mano alle famiglie svantaggiate (malati, anziani, portatori di handicap, migranti eccetera). Nel frattempo sono andati avanti, in via riservata, gli incontri tra i rappresentanti delle nove liste civiche e a, quanto è trapelato, è insorto qualche problema ma è prevalso lo spirito di squadra. Predicare il governo dei tecnici è facile poi, man mano avanzano le priorità politiche perché chi ha portato più acqua al molino pretende in cambio più farina perché ha più bocche da sfamare. MARIO CARDONE Twitter:@mariocardone2