A cura della Redazione
Slitta al 12 maggio l´incontro tra la Soprintendenza speciale di Pompei ed i sindacati riguardo la stipula della convenzione per l´assunzione di trenta addetti a tempo determinato. Operazione che sarà portata in porto, appena possibile, attraverso la società in house del Ministero dei Beni culturali (Ales). Nel frattempo, nella direzione di Villa dei Misteri che fa capo al soprintendente archeologo Massimo Osanna, si studia il sistema per mantenere aperte, per il resto di questo mese, le tre domus (Trittolemo, Romolo e Remo e Marco Lucrezio) di recente restauro che i turisti hanno potuto eccezionalmente ammirare nelle feste di Pasqua ed il primo maggio. Intanto si prospettano nuove esigenze di unità lavorative (custodi) legate alle manifestazioni di promozione notturna del famoso sito archeologico. Costerà circa 300 mila euro in pagamenti di straordinari la ratifica di una nuova convenzione tra Direzione e sindacati che riguarda la “Notte dei Musei”. A giugno dovrebbe aprire al pubblico il Teatro Grande, a cui sono stati tolti i sigilli, per gli spettacoli di opera lirica in compartecipazione con il Teatro Verdi di Salerno. La “Notte dei Musei” è iniziativa Mibact (primo appuntamento il 17 maggio) che vede come sempre Pompei tra le mete più ambite. L’unica prospettiva praticabile dal sovrintendente Osanna è di continuare ad utilizzare, attraverso uno specifico progetto, la formula che oramai tiene banco da anni al fine di consentire l’apertura degli scavi con un assetto minimo di sicurezza riguardo al personale di sorveglianza. E’ la formula cosiddetta del «mancante riposo». Consiste nell’utilizzo dei custodi oltre il normale orario lavorativo. Essi, su base volontaria, in cambio di incentivo economico, rinunciano ai turni settimanali di riposo impegnandosi a prestare altro servizio di sorveglianza. Intanto non è ancora chiara la composizione definitiva dello staff del generale Giovanni Nistri, direttore generale del Grande progetto Pompei, a cui è venuto a mancare in organico anche il vice Fabrizio Magani, che deve essere sostituito con una nuova nomina da parte del ministro Franceschini. I nominativi dei ventisei dipendenti pubblici recentemente annunciati per lo sraff di Nistri non sono ancora definitivi, perché le amministrazioni da cui dipendono non rilasciano il previsto nulla osta, mentre pare alcuni di loro siano intenzionati a rinunciare all’incarico. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2