A cura della Redazione
Si sono presentati con "Ci mettiamo la faccia e pure il simbolo", ma hanno una proposta di buon senso per la partecipazione attiva nel governo del futuro di Pompei. Sono il candidato sindaco Fabio Liguori e gli aspiranti consiglieri comunali del MoVimento 5 Stelle di Pompei. La loro conferenza è stata una sottile provocazione, nell´autentico stile doc del comico genovese, dal momento che l´abbandono ed il degrado della città degli Scavi archeologici e del Santuario della Vergine del Rosario è sotto gli occhi della gente. Ora che si deve eleggere, il 25 maggio, la nuova classe dirigente, bisognerebbe tenere gli occhi bene aperti per non ripetere gli errori commessi in passato. Il territorio pompeiano, i candidati a "5 Stelle" l´hanno girato a piedi, attraversando gli angoli periferici, prima di trarre le conclusioni del programma elettorale, esposto nell´incontro con la stampa di sabato. Punti d´eccellenza sul territorio, hanno assicurato, ce ne sono parecchi, oltre ai famosi monumenti archeologico e religioso. Preoccupano i motivi del degrado, come la discarica nel parco del Vesuvio e l´inquinamento del fiume Sarno. La buona politica, quella che i M5S annunciano all´elettorato del cambiamento, è fatta in primis della conoscenza approfondita dei problemi ma anche dal controllo democratico dei risultati e soprattutto dalla lotta alla corruzione. Gli elementi di criticità del territorio possono trasformarsi in formidabili fattori di ripresa del turismo e dell´economia locale. Dal loro "pellegrinaggio" è nato un programma lungo 30 pagine dove si parla di gare d´appalto (che dovrebbero essere riconsiderate), di ambiente (per la qualità della vita e della salute), di difesa degli animali (senso di civiltà) ma anche di cultura, di sport e di servizi sociali per far crescere la comunità. Il pallino dei grillini è quello di studiare come far spendere di meno alla comunità locale con lo scopo di abbassare le tasse, migliorare i servizi e risparmiare risorse da dedicare ai più svantaggiati (specialmente i giovani disoccupati). Altro argomento fondamentale è di spingere l´elettorato alla partecipazione attiva nella vita della città, che non può essere limitata al voto. Un candidato M5S di Pompei rivolto ad un interlocutore nel corso del dibattito intenso ed appassionato di sabato sera, ha argomentato: "Propormi in prima persona nella lista dei candidati al consiglio comunale è un sacrificio che ho fatto come contributo ai concittadini. Le sarei stato grato - ha proseguito rivolto all´interlocutore che lo aveva considerato ingenuo nel mettersi in gioco - se lei fosse stato al mio posto dal momento che per me la politica è solamente servizio". Al ristorante "il Picciulino" Fabio Luguori, candidato "sindaco portavoce" (come i M5S) ed i dodici della lista per il consiglio comunale hanno scambiato con il folto pubblico intervenuto considerazioni sul programma insieme alla spiegazione della discesa in campo che è stata certificata, come è regola del M5S, dalla mancanza di condanne penali. Il fine settimana è stato utilizzato dalle altre coalizioni per aprire la campagna elettorale: la Padulosi ha insistito sull´argomento della sua autonomia politica, Nando Uliano ha incontrato i giovani dopo le donne ed il convegno sulla legalità, mentre Franco Gallo è impegnato a convincere il suo elettorato che la diversità di bandiere può arricchire il futuro di Pompei. Pietro Amitrano ha anticipato la convocazione prossima di un pubblico convegno. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2