A cura della Redazione
Nellattesa della scadenza dei termini di presentazione delle liste elettorali di sostegno ai cinque candidati a sindaco di Pompei, a tener banco nel dibattito politico è sempre e dovunque il famoso passo indietro di Carmine Lo Sapio. Non è cosa di tutti i giorni che il candidato sindaco di una coalizione elettorale si dimetta da una così prestigiosa posizione strategica alla vigilia del voto, dopo aver comunicato in conferenza stampa la sua discesa in campo ed aver inaugurato la campagna con il primo manifesto elettorale. Ne consegue che le voci che corrono sullargomento sono tante e contrastanti. In ogni caso fanno pur sempre pubblicità. Alcune di esse si riferiscono alla sfera elettorale del Lo Sapio. Altre a presunti accordi di desistenza reciproca con lamico avversario politico di sempre, Claudio DAlessio, per un reciproco appoggio nel caso di ballottaggio contro Uliano (le cui liste di aspiranti consiglieri comunali, se gli equilibri restano immutati, vengono considerate dagli osservatori capaci di attrarre qualche consenso più delle formazioni rivali). La tesi dellambiente Elaboriamo vede come scelta strategica fondamentale per Pompei la qualità di candidato cattolico di Franco Gallo. La lista Gioventù pompeiana di Alfonso Carotenuto sarebbe la prima prova di questa attrazione fatale mentre sarebbero partite manovre sotterranee per portare dalla propria parte altri candidati di peso della medesima componente vicino allambiente cattolico pompeiano, che in prima istanza si erano schierati con la Padulosi ma che in questa fasce decisiva, prima della chiusura dei termini di pubblicazione delle liste, starebbero ripensando le loro alleanze. E chiaro a tutti che se loperazione riesce cambiano anche i pronostici per la vittoria finale perché aumenterebbero le chance di Elaboriamo. Nel frattempo le altre coalizioni non stanno a guardare ma rinsaldano i rapporti con i rispettivi tifosi. In tale ottica va inquadrata la festa di compleanno di giovedì sera di Nando Uliano. Il brindisi daugurio con i più di duecento candidati al consiglio comunale, senza contare amici e sostenitori personali, è uniniziativa bene augurante che rafforza il morale in una fase di una campagna elettorale competitiva, giocata con il fioretto in una mano ed il calice per il brindisi nellaltra.
MARIO CARDONE
Twitter: @mariocardone2