A cura della Redazione
Dopo infiniti tavoli politici indetti per formare gli schieramenti e nominare il candidato alla poltrona di comando della città di Pompei, si comincia finalmente a parlare di scelte per l’amministrazione della città. A rompere il ghiaccio è il gruppo politico “Primavera Pompeiana”, che con un comunicato espone i principi che l’hanno portata a proclamare il nome di Luigi Acanfora, medico psichiatra, per la guida politica di Pompei. «Il programma elettorale che intendiamo portare avanti è rappresentato dal principio fondamentale di porre al centro dell’attenzione amministrativa le periferie, a nord e a sud di Pompei, perché i sindaci degli ultimi anni non hanno mantenuto nemmeno un impegno, preso in campagna elettorale nei confronti del territorio, a tal punto che i residenti della periferia non si sentono più parte della “Grande Pompei”». E´ quanto ha dichiarato Pippo Sabini, coordinatore del gruppo politico Alternativa Pompeiana che, insieme ad altre liste appoggia, la candidatura di Acanfora. «Non abbiamo più fiducia nelle persone che solo in campagna elettorale promettono progetti e posti di lavoro per i residenti delle periferie, per poi dimenticarsene il giorno dopo». Conclude Sabini, ricordando che Acanfora, rappresentante di quei territori, potrà garantire di un programma basato sul rilancio delle periferie. Lello De Gennaro, anche lui di Alternativa Pompeiana, fa notare che la scelta di convergere su un uomo che non rappresenti solo il centro "moderno" della città, come Acanfora, nasce da considerazioni che attengono alla sua stessa origine a cui si aggiungono le sue capacità aggregative e di ascolto che gli derivano dalla formazione professionale di medico psichiatra, che in politica conferisce una marcia in più. Effettivamente uno psichiatra alla guida di Pompei potrebbe sembrare una scelta indovinata ad una parte dei cittadini, convinti che negli ultimi anni, a livello amministrativo, si sono viste cose da... matti. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2