A cura della Redazione
Voglia di rivincita personale o amore per Pompei? Sandro Staiano torna in corsa per riprendersi la fascia tricolore che è stata strappata venti anni fa, dopo una contrastata gestione amministrativa. Intende probabilmente togliersi qualche sassolino dalle scarpe ma i politici che lo hanno acclamato (dopo averlo ignorato tutto questo tempo) ritengono sia, oggi, l’unica persona valida per rimettere in ordine nella macchina amministrativa. Stasera (12 marzo) alle ore 19, nella saletta dell’Hotel Amitrano, l’ex consigliere comunale di Pompei dagli anni 70, diventato successivamente sindaco negli anni 90, per essere successivamente battuto alle urna da Zito, annuncerà, secondo quando si dice in giro, che è pronto a rimettersi in gioco. L’albergo Amitrano è diventato nell’immaginario collettivo il punto di riunione dello stato maggiore che prima ha azzerato l’esecutivo D’Alessio, ora Luigi Ametrano Carmine Cirillo, Alfonso Conforti, Attilio Malafronte, Sergio Marra e Raffaele Matrone stanno studiando il modo di rimanere in sella per altri cinque anni protagonisti, insieme all’ineffabile Serrapica, di una strategia tesa alla vittoria alle prossime elezioni amministrative. Insieme a loro vecchi amici ed ex avversari perché, in politica, puntare a vincere comporta qualche frequente colpo di spugna. Dopo la sfilata dei papabili il tavolo dei dissidenti la scelta è caduta sul “professore” che ha cominciato giovanissimo, ora si trova, a 60 anni, a ritornare sul teatrino della politica pompeiana. Una città piccola ma sotto l’occhio mediaticoi di tutto il mondo. Gli unici che hanno già imboccato un percorso autonomo sono Uliano con il suo club di “giovani rottamatori” e la coalizione Padulosi, formatasi intorno a D’Alessio ed i suoi fedelissimi (che sogna probabilmente anche lui un ritorno alla grande). E’ partito immediatamente un work in progress. L’annuncio del ritorno in campo di Staiano ha scompaginato il campo da gioco ed imposto il ripensamento strategico alla luce dei nuovi equilibri che riviene dal “fascino della nostalgia” che emana il nuovo cavallo in palio. La squadra che si sta formando intorno a lui è numerosa ma disomogenea: vecchi amici, nuovi protagonisti, estimatori dell’ultima ora ed immancabili approfittatori. Sicuramente, dopo la notizia, le altre coalizioni politiche si adegueranno. “Primavera Pompeiana” partita con quattro liste (una persa nel percorso) è data in migrazione verso la coalizione Staiano. Occhi puntati anche su “Elaboriamo” per vedere che decisione prende l’ex vice sindaco Gallo. Entro la fine della settimana sarà pronto il nuovo quadro elettorale. Saranno cinque o di più i candidati a sindaco di Pompei in corsa ma già si stanno polarizzando le adesioni rispetto alle formazioni che hanno maggiori possibilità di vittoria finale. Padulosi, Staiano e Lo Sapio (se si candida) aspirano ad entrare in ballottaggio finale. Attenzione, però, a Uliano che è un attivo boy scout. Sandro Staiano, docente universitario dal profilo professionale di tutto rispetto esercita un certo richiamo nei confronti dell’elettorato pompeiano per l’esperienza amministrativa e la grande capacità di amministratore. Altri dicono di non apprezzare la sua intransigenza che sarebbe dovuta alla sua formazione politica comunista. E’ certo, in ogni caso, che la sua discesa in campo conferisce vivacità e ricchezza di argomenti e di contenuti di una campagna elettorale che era partita con il basso profilo. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2