A cura della Redazione
Dagli attuali sei-settecento euro mensili, le rette per gli anziani, ospiti della casa di riposo Borrelli (gestita dall’Azienda Comunale Aspide) dovrebbero raddoppiare d’importo arrivando circa a milletrecento euro. La retta sarà imposta ai nonnini, nella maggior parte dei casi pensionati con redditi che non raggiungono mediamente i mille euro mensili. L’iniziativa della privatizzazione dell’ospizio comunale è stata molto dibattuta nel Consiglio comunale di Pompei. La fondazione dell’ospizio è collegata ad un lascito ereditario che vincolava il Comune di Pompei all’assistenza gratuita degli anziani dotati di scarso reddito. Dopo alcuni tentativi non riusciti, l’iniziativa della privatizzazione (prevista dalla spending review) è stata adottata dall’amministrazione comunale perché, altrimenti, sarebbe stato eccessivamente oneroso far fronte ai debiti accumulati (intorno ai 400 mila euro) che non trovano copertura in bilancio, per cui essi sono destinati a rappresentare uno dei problemi maggiori che troverà sul tavolo di lavoro il nuovo sindaco che uscirà dalle urna di maggio. L´integrazione al pagamento delle rate dell’utenza di scarso reddito, competerà ai servizi sociali del Comune di Pompei, che potranno, a seconda de cassi, anche farsene carico interamente. Tanto era già stato programmato dall’amministrazione D’Alessio prima che fosse sciolta. La commissione prefettizia sta proseguendo sulla stessa direttiva anche per rassicurare la cooperativa che ha vinto la gara d’appalto con il Comune, ed ora si appresta a subentrare nella gestione della casa di riposo, ma è preoccupata per i propri equilibri economici riguardo l’aumento dei costi di gestione dovuti ai lavori di ristrutturazione dell’immobile di via Lepanto, sede dell´ospizio, e all’assunzione di altri quattro addetti all’assistenza degli anziani. Va ricordato che l’eredità che è arrivata alla collettività pompeiana, destinata appunto all’opera di beneficenza che riguarda la creazione della struttura per anziani, prevedeva oltre alla palazzina dell’ospizio anche altre due altre palazzine a via Scacciapensieri, in cui sono siti appartamenti attualmente gestiti dal Comune insieme ad altri immobili e terreni di diverso tipo e valore. Di questi ultimi beni il Comune intende privarsi al fine di utilizzare l’incasso della vendita per coprire almeno una parte del vistoso buco di bilancio. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2