A cura della Redazione
"Parlo da avvocato. La causa di Pompei vale la pena di portarla avanti per dare giustizia alla gente. Ogni stagione della vita ha un suo scopo. Cinque anni fa non avrei accettato la proposta di candidarmi a sindaco di Pompei. Oggi, superati i cinquant’anni, mi sento pronta per una prova di tal genere. Lo faccio per i miei nipoti che non dovranno un domani, dopo essere nati a Pompei, desiderare di andare a vivere altrove”. Parole dette da Maria Padulosi, che oggi si è presentata con convinzione agli elettori pompeiani, accompagnate da altre di disapprovazione riguardo messaggi espressi sulla rete sui suoi confronti (i vili naturalmente si servono dell’anonimato) senza intervistarla direttamente. Meritocrazia, professionalità, rigore, competenza e trasparenza sono i valori che intende portare nel Palazzo di governo di Pompei, che ha detto essere il primo luogo del suo progetto di trasformazione, riferendosi evidentemente alla qualità scadente di alcuni servizi municipali. In ogni caso bisogna riconoscere che la manifestazione politica dedicata a lei, nel giorno della mimosa (il professore Sabatino che l’ha affiancata ha portato la citazione de “La gatta Cenerentola”, con l’auspicio del potere alle donne) è stato un vero e proprio comizio più che una conferenza stampa. Il motivo principale è che non c’è stato scambio di battute, se non quelle tra la Padulosi e i suoi stessi candidati. La saletta dell’hotel Amleto di Pompei non conteneva tutti i presenti. Pare che lo stesso ex sindaco D’Alessio sia rimasto fuori (sarà un caso?) mentre nella sala si è svolta la conferenza, scandita da fragorosi applausi ed acclamazioni in piena atmosfera di campagna elettorale, dove il pubblico è stato comprensibilmente partecipativo ed affettuoso nei confronti dell’aspirante sindaco di Pompei che, se eletta, come lei stessa ha argomentato, sarà il terzo primo cittadino in quota rosa della provincia di Napoli. La signora Padulosi, avvocato di bella presenza e dalla battuta facile, avrebbe potuto giovarsi meglio della sua dote oratoria se il moderatore (o meglio sostenitore) non le avesse tolto la scena più del necessario, per esempio rispondendo lui alle domande rivolte al candidato. Fatto sta che è successo che dopo il primo quesito altri giornalisti presenti si sono astenuti. Un peccato per Maria Padulosi che ha perso in parte l’occasione di avere un dialogo, a viso aperto, con l’opinione pubblica. Ne deriva che la candidata a sindaco di Pompei di area D’Alessio - Sommese (ma lei smentisce decisamente) ha parlato a ruota libera, anche se bisogna confermare che è stata trovata dal pubblico amico appassionata, motivata e sincera. Nell’ambiente è girata insistente la voce che il gruppo antagonista cosiddetto degli “scissionisti”, vale a dire quello guidato da Cirillo, Conforti e gli altri consiglieri comunali che con le loro dimissioni hanno provocato lo scioglimento del consiglio comunale, ha proposto la sera precedente a Sandro Staiano, che ha già ricoperto l’incarico degli anni ´90, di ripresentarsi per la corsa alla fascia tricolore. Il medesimo, intervistato direttamente dallo scrivente, ha risposto di aver declinato la proposta per impegni professionali. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2