A cura della Redazione
“E’ un nuovo modo di partecipare alla vita politica cittadina”. Con questa premessa parte l’annuncio della costituzione del polo “Primavera Pompeiana” in vista delle prossime elezioni amministrative a Pompei. E’ il terzo (in ordine di tempo) che ufficializza la sua discesa in campo. E’ composto dalle liste Alternativa Pompeiana, Pompei 2.0, Pompei III Millennio e Forza Italia. Si tratta di una proposta politica a cui hanno aderito, secondo un comunicato, i consiglieri comunali uscenti Giorgio Arpaia, Maurizio Cipriano, Raffaele De Gennaro e Alberto Robetti. Primavera Pompeiana si propone come “Valida alternativa alle vecchie logiche della politica cittadina che intende adottare una gestione trasparente della cosa pubblica con la partecipazione dei cittadini”. Pochi giorni prima il movimento “E-Laboriamo” aveva pubblicizzato la mappa delle sue associazioni che serviranno alla formazione delle liste che presumibilmente si presenteranno insieme al Partito Democratico di Pompei, il cui ceto dirigente fa parte anche del movimento. Si tratta di Più Pompei, Pompei Cambia, Pompei Futura, Democratici riformisti, Impegno Democratico, Valori e Diritti, Insieme per Pompei, Accademia dell’Anima, Amici insieme per Pompei e Cittadini di via Nolana. Prima ancora Nando Uliano (al momento l’unico ad essere candidato ufficialmente alla carica di sindaco con l’Altra Pompei) aveva annunciato la creazione di ben otto liste elettorali con le quali ha concordato una “carta etica” promettendo, nel contempo, che se diventerà sindaco, la seconda poltrona dell’esecutivo sarà assegnata ad una componente del gentil sesso. Iniziativa comunicata in una convention (foto), tutta al femminile, tra i fiori, le coppe di spumante e la partecipazione entusiasta delle militanti in gonnella del suo Forum. Pare proprio che le priorità della politica a Pompei sia la formazione delle liste con cui dar vita ad una vera e propria rete necessaria per “acchiappare” il consenso elettorale. Questa considerazione vale sia per le coalizioni ufficiali che per quelle che hanno preferito mantenere ancora il riserbo. Sono partite anche le prime manovre propagandistiche, gli inviti a cena, le conferenze stampa e le tavole rotonde. Manca invece (con l’unica eccezione di Uliano) l’indicazione dei candidati a sindaco. Mancano per tutti i soggetti politici la dichiarazione dei programmi ufficiali. Al di là delle buone intenzioni, sbandierate ovviamente da tutti i candidati alla guida della città di Pompei, la gente prima di votare intende valutare e mettere a confronto i programmi che sono forse più importanti delle facce (molte delle quali andrebbero cambiate). Bisogna parlare agli elettori di tasse comunali, occupazione, servizi, piano urbanistico, trasporto pubblico, isole pedonali, cultura, sport, sanità e soprattutto di prospettive per i giovani che devono essere incoraggiati anche a partecipare al governo di Pompei. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2