A cura della Redazione
Massimo Osanna, docente universitario con un curriculum di tutto rispetto e l’esperienza specifica nella direzione della soprintendenza della Basilicata, è stato prescelto dal ministro Bray alla direzione della soprintendenza speciale di Pompei, Ercolano e Stabia, con delusione degli aspiranti interni (Pagano, Campanelli e l’uscente Cinquantaquattro) che minacciano ricorsi, riscuotendo la solidarietà dei sindacati che prospettano in materia l’intervento delle Corte dei Conti in tema di spending review. Non è finita la polemica sulla nomina di Nistri e Megani al vertice della task force che dovrebbe traghettare l’archeologia pompeiana verso il consenso Unesco, che già ne parte una nuova riguardo alla nomina di Osanna, chiamato a succedere alla contestatissima Cinquantaquattro. Di candidature ne erano arrivate ben sei (di cui tre interne al Mibac) sul tavolo del ministro. I nomi interni erano già preannunciati mentre quelli esterni (Fabrizio Pesando, Massimo Osanna ed Emanuele Curti) erano di docenti universitari. Bray, al principio della minor spesa, ha preferito quello della discontinuità rispetto alle logiche dell’apparato, considerato che finora le cose non sono andate molto bene. La sua decisione ha suscitato perplessità nel ceto dirigenziale di via del Collegio Romano. Le maggiori critiche arrivano, però, da Pompei, a più basso livello, dal sindacato Cisl di Villa dei Misteri che minaccia l’intervento della Corte dei Conti, considerati i precedenti. E’ toccato ad Antonio Pepe prospettare un’eventualità del genere che fa leva sull’argomento che candidature interne, parimenti autorevoli sul piano della professionalità, non sono mancate alla scelta de Bray. «In buona sostanza, sembra paradossale, benché ci siano state tre candidature interne per la copertura del posto di soprintendente, di cui Mario Pagano, Adele Campanelli e Teresa Elena Cinquantaquattro, venga preferito un candidato di provenienza esterna al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo. Se questa nomina fosse legittima – spiega il sindacato Cisl di Pompei - non si capirebbe perché la Corte dei Conti si espresse, per ben due volte, contro la nomina di Vittorio Sgarbi a soprintendente a Venezia». MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2