A cura della Redazione
“Chiudere la Statale del Vesuvio? Una fesseria. Occorre invece accelerare i tempi per la messa in sicurezza dell’arteria”. Così Pietro Langella, senatore del gruppo GAL e responsabile regionale del Movimento Popolare Campano. L’esponente politico, che è originario di Boscoreale, Comune del Napoletano teatro dell’ultima sciagura consumatasi sulla 268 e costata la vita di quattro persone, annuncia che a breve “presenterà un’interrogazione al Senato per conoscere dall’Anas quali sono i motivi che hanno impedito la messa in sicurezza, il completamento del raddoppio delle corsie ed il collegamento con l’A3 Napoli-Salerno della Statale del Vesuvio, nonostante i fondi siano stati già stanziati da un anno”. “Nella mia interrogazione parlamentare - prosegue il senatore del GAL - chiederò al Prefetto di attivarsi, con procedura d’urgenza, per prevedere il posizionamento dei new jersey (barriere stradali in cemento) lungo il tratto di carreggiata, attualmente ad una sola corsia e dove, purtroppo, si registra la maggior parte degli incidenti mortali”. In questo modo, spiega Langella “si eviterebbero sorpassi azzardati e pericolose invasioni di careggiata”. Infine, a quanti in queste ore stanno invocando una chiusura temporanea dell’asse viario che collega Angri (SA) con Cercola (NA), il parlamentare replica che “il problema non si risolve con la demagogia né chiudendo al traffico un asse viario importante per il territorio e considerato, tra l’altro, anche una vitale via di fuga in caso di rischio Vesuvio. E’ compito dello Stato garantire la sicurezza di tutti i cittadini e questo non avviene certo chiudendo una strada”. COMUNICATO STAMPA