A cura della Redazione
Sarà presentato domani mattina ufficialmente nel Municipio di Pompei un documento di sfiducia nei confronti del sindaco Claudio D’Alessio, a sei mesi dalla fine del suo mandato amministrativo. Il documento sottoscritto intorno alle ore 18 di domenica 5 gennaio (si dice davanti ad un notaio) porta la firma dei nove consiglieri comunali d’opposizione (Alfredo Allaria, Luigi Ametrano, Giorgio Arpaia, Alfredo Benincasa, Maurizio Cipriano, Raffaele De Gennaro, Giuseppe del Regno, Michele Genovese, Alberto Robetti) a cui si aggiungono cinque consiglieri che fino ad oggi hanno sostenuto la stessa amministrazione, e che ora contribuiscono a mandare a casa con il loro voto di sfiducia: Carmine Cirillo, Gerardo Conforti, Attilio Malafronte, Raffaele Marra, Raffaele Matrone. L’opposizione da tempo cercava di liquidare l’amministrazione prima della fine del mandato per dare un segnale di rinnovamento alla città, anche se loro tanto nuovi non sono. C’è riuscita a sei mesi dalla scadenza del mandato grazie ad una frattura della maggioranza nata su due ordini di motivi. Il primo è la rottura sulla strategia politica in vista delle prossime elezioni comunali, perché l’appoggio unitario formulato troppo presto al nominativo di Giuseppe Tortora è parso a tutti un espediente buono solo per bruciarlo. Il gruppo di maggioranza che fa capo al tandem Conforti – Cirillo pare abbia un candidato nel cassetto. Gli avversari fanno il nome di Gerardo Conforti ma lui fino ad ora ha sempre smentito. Sul versante opposto è in formazione una cordata di avversari capeggiati dagli amici di Claudio D’Alessio e di quelli del consigliere comunale Pasquale Avino (rivale storico di Cirillo sul territorio di Tre Ponti). Insieme a loro viaggia il trio dissenziente del Partito democratico (Alfano, Mancino e Serrapica). Il motivo maggiore della firma al documento di consiglieri di maggioranza nascerebbe su mancati accordi riguardo ad incarichi e progetti su cui regna un’ombra di mistero. Questo versante interpretativo è sponsorizzato anche dagli “amici di penna” di Carmine Cirillo e compagni, vale a dire gli oppositori cosiddetti "storici” perché ad onor dei fatti solo Arpaia, Genovese e De Gennaro hanno sempre militato nella minoranza al contrario dei colleghi. Ora, se tutto procederà secondo copione, arriverà il commissario prefettizio che reggerà Pompei in questi ultimi sei mesi. D’Alessio si è riservato di rilasciare dichiarazioni dopo essersi riunito (nella sera stessa) con i suoi, ma dal suo ambiente fanno sapere che “si sente liberato da un peso” che consisterebbe nella coesistenza nella stessa maggioranza con alleati “insopportabili”. MARIO CARDONE Twitter: @mariocardone2