A cura della Redazione
Una delle ultime delibere dell’anno 2013 ha formulato la strategia difensiva del Comune di Pompei con la nomina del collegio tecnico legale. Il fondamento dell’iniziativa risiede nella volontà dell’Ente di resistere contro il procedimento giudiziario aperto a seguito dell’incidente che ha sacrificato alla vigilia delle festività natalizie le giovani vite di Nunzia Cascone ed Anna Ruggirello. Due vittime innocenti, madre e figlia, che di prima mattina attraversavano in macchina la via Ripuaria. Sono precipitate nel letto del fiume in piena a seguito di uno scontro automobilistico. Un tragico avvenimento che ha sconvolto la vita di una famiglia di Messigno e la coscienza civile della popolazione mariana. L’iniziativa della giunta amministrativa di Pompei riguarda l’azione di responsabilità dell’Ente, chiamato in causa con avviso di garanzia, notificato al dirigente dell’Ufficio Tecnico del Comune. All’ordine del giorno, a furor di popolo, è lo stato di forte degrado del tratto del fiume Sarno che attraversa la città di Pompei. L’iniziativa del ceto dirigente del Comune (amministratori e dirigenti) intende andare ben oltre la difesa nelle chiamata di responsabilità. Essa ha preso corpo dopo l’ infruttuoso incontro in Prefettura (riguardo ad urgenti provvedimenti di tutela) tra il Sindaco di Pompei D´Alessio ed il Prefetto di Napoli De Martino, dal momento che lo stato di dissesto della strada e le barriere di difesa sono rimaste le stesse. “Ricorreremo al tribunale delle acque – spiega Venanzio Vitello – se servirà a tutelare per il futuro la sicurezza della popolazione che risiede sul territorio bagnato dal Sarno”. Il dirigente del settimo settore si riferisce in primis all´autorità di bacino oltre che all’Ente di Bonifica (che sul territorio ha assunto l’immagine odiosa della sanguisuga perché preleva tasse ingiustificate a cui non corrispondono servizi di prevenzione) ed al Genio Civile di Salerno. Concetto questo affermato già in precedenza dall´Amministrazione comunale targata D’Alessio, che nell´ultimo periodo ha registrato un calo vertiginoso di consensi (non solo il sindaco che lascia a maggio ma anche i suoi alleati politici presenti e passati che hanno intenzione di restare in sella). L’elemento di continuità di gestione è rappresentato in ogni caso dal ceto dirigente che sulla problematica sicurezza del fiume Sarno ha le idee chiare su come procedere e non intende demordere. MARIO CARDONE