A cura della Redazione
Continuano abbondanti le infiltrazioni d’acqua, a causa delle piogge battenti di questi ultimi giorni, negli uffici della Soprintendenza di Pompei, che non subiscono minori danni del monumento archeologico, a parte il fatto che si tratta di prefabbricati di amianto di cui già ha dovuto interessarsi la magistratura. Gli uffici sono situati sulla rampa di Villa dei Misteri. Sono stati realizzati nel 1983. Dovevano essere sostituti già da tempo perché obsoleti e pericolosi in quanto manufatti in cemento-amianto. Inoltre sono poco adeguati ad ospitare i dipendenti della Soprintendenza, ritornata recentemente autonoma con il decreto Valore Cultura. I sindacati aziendali Cisl e Uil protestano perché la promessa di trasferire il personale nelle case demaniali (in viale San Paolino) è stata lasciata al vento. I lavori di ristrutturazione, osservano le rappresentanze aziendali dei lavoratori, rientrano negli interventi previsti dal “Grande Progetto Pompei” che devono concludersi entro il 2015. Oltre alle case demaniali, da ristrutturare all´interno dell’area archeologica vi sono numerosi altri edifici sono stati già ristrutturati ma che restano inutilizzati (come Casina dell’Aquila, Casina Pacifico, l’edificio di San Paolino). I sindacati osservano che gli stessi potrebbero ospitare momentaneamente il personale sloggiato dai propri uffici, rimasti allagati fino all’ultimazione dei lavori edili nelle case demaniali. “Non sappiamo per quale motivo non si prende una decisione in tal senso ma si preferisce tenere il personale in ambienti malsani e pericolosi”. Osservano giustamente i rappresentanti sindacali. Nei giorni scorsi, dopo le prime infiltrazioni d’acqua, i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza avevano denunciato la cosa al dipartimento di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro dell’Azienda sanitaria locale, chiedendo un intervento urgente, ma al momento non c’è stato alcuna risposta in merito. MARIO CARDONE Twitter: @marioardone2