A cura della Redazione
La comunità pompeiana si prepara alla ricorrenza del 13 novembre, che, insieme alle due date di recita della supplica assume un particolare rilievo nella tradizione cattolica e civile della città, E’ il giorno in cui, secondo la tradizione, il Quadro della Vergine del Rosario scende dal trono e posto sul presbiterio a diretto contato della folla dei pellegrini che, solo in questa occasione (che capita una volta l’anno) hanno la possibilità, attraverso il rituale del bacio, di un contatto diretto con la Madre Celeste. La ricorrenza del 13 novembre assume ogni anno che passa sempre più importanza oer la città in primis perché fin dall’alba arrivano centinaia di comitive di pellegrini desiderosi di attestare la loro devozione con il tradizionale bacio del quadro della madonna del Rosario. Cosa che da una boccata d’ossigeno al commercio locale del centro moderno. Esercizi pubblico, negozi, chioschi e bancarelle fanno ogni anno buoni affari perché i turisti che si dispongono in processione per il rituale si fermano sempre per acquisti di ricordi, cibi e bevande. La cosa più importante per la città è che in questo giorno si ricorda l’arrivo a Pompei dell’Icona della Madonna del Rosario su di un carro di letame. Il quadro arrivò proprio il 13 novembre del 1875 proveniente da Napoli, perché l’avvocato Bartolo Longo l’aveva ricevut in dono da Suor Maria Concetta De Litala, del Convento del Rosario a Porta Medina. Questa data è considerata dal popolo di Pompei come la vera nascita della Pompei moderna. In quello stesso giorno partì anche la vocazione di Pompei “centro internazionale di spiritualità del Rosario e cuore mariano della Campania”, come fu felicemente definita da Papa Giovanni Paolo II. Da allora siamo arrivati al 138° anniversario di una tradizione che tocca il cuore della gente in quanto testimonianza di una fede semplice ed autentica. I pellegrini, raccolti in preghiera, fin dall’alba, guidati in una lunga processione da sacerdoti, religiose, religiosi e laici, seguono un percorso di ascolto e di penitenza. Tutta la giornata i pellegrini passeranno dalla recita del Rosario, le Novene e la Supplica. Le preghiere si alterneranno ai canti, alle riflessioni penitenziali, alla catechesi sulla carità e la presentazione delle attività pastorali ed assistenziali del Santuario di Pompei. La giornata inizierà alle 6.00 con il “Buongiorno a Maria”, cui seguiranno le sante Messe celebrate nella Sala “Luisa Trapani” e, presso il Piazzale Giovanni XXIII, dove alle 10.30, l’Arcivescovo-Prelato Tommaso Caputo, presiederà una solenne Concelebrazione Eucaristica, al cui termine guiderà i fedeli in processione verso la Basilica, per la recita della Supplica a mezzogiorno. A tarda sera, dopo che tutti i fedeli in fila avranno reso il proprio omaggio alla Vergine, il Quadro ritornerà sul trono. Il Rettorato ha predisposto una serie di servizi e controlli al fine di favorire l’afflusso ordinato dei fedeli, agevolando i diversamente abili con un percorso più agevole. All’iniziativa, come ogni anno collaboreranno diverse associazioni di volontariato (associazione Medici “San Giuseppe Moscati”, Cisom, Unitalsi, Croce Rossa, Croce del Sud, Ospitalità di Pompei, Tourist Tutors, Confraternita Misericordia di Pompei9. E’ previsto un imponente servizio d’ordine. La città sarà blindata per la sicurezza della gente e il rispetto dell’ordine e della legalità. Il prossimo 13 novembre a Pompei, ricorre anche il 40° anniversario dell’edificazione della Parrocchia “Sacro Cuore di Gesù”, il cui parroco é don Antonio Protano. La chiesa è una delle cinque parrocchie della città mariana. E’ stata fondata con Bolla del 13 novembre 1973 dall’allora Arcivescovo Aurelio Signora animato da una profonda devozione al Sacro Cuore di Gesù. Si ricorda, tra l’altro che il 23 giugno del 1900, in una casa attigua alla parrocchia, Luisa Agostini Coleschi guarì istantaneamente per intercessione di Margherita Maria Alacoque, che ha ricevuto successivamente la canonizzazione. MARIO CARDONE