A cura della Redazione
Domenica 20 ottobre, un manipolo di cittadini del Vesuviano, ancora una volta, si sostituisce allo Stato e produce, anche se in piccolissima parte, ricchezza senza costare nulla. Il bilancio della giornata ecologica è positivo. Ancora una volta però abbiamo dovuto constatare l´assenza assoluta delle Istituzioni, delle comunità parrocchiali, degli pseudo ambientalisti ecologisti, e delle altre associazioni, che pure erano stati invitati anche per cercare di fare rete. A volte basterebbe anche una presenza formale per infondere coraggio a quei pochissimi volontari che prendono parte attiva alla bonifica di un bene comune. Sono quasi cinque anni che lottiamo per eliminare il degrado dalla sede ferroviaria, che non è in carico ai volontari de La Stazione, e ancora troppi pensano che non sia compito del cittadino comune eseguire questo tipo di interventi. In un momento di grave crisi economica, se per togliere un po´ di erbacce lo Stato è costretto ad affidare il lavoro in appalto con una spesa media di 200.000 euro per i 31 chilometri di linea, per un solo intervento, possiamo stare certi che queste risorse saranno prelevate da capitoli di spesa che potrebbero, per esempio, essere utilizzate per un aiuto alle fasce più deboli. Abbiamo calcolato che in cinque anni lo Stato ha risparmiato circa 70.000 euro sia per i lavori di pulizia effettuati dai volontari sia per tutte le opere ricostruite solo ed esclusivamente con il sostegno di privati. Quindi, anche se in piccolissima parte, si è contribuito ad abbassare la spesa pubblica e quindi il debito pubblico. Se pensiamo che per rimettere in sesto la scuola materna a Piazza Vargas sono stati spesi più di 100.000 euro e i locali sono ancora chiusi e inutilizzati, possiamo affermare che a volte il volontariato, sostituendosi alle amministrazioni pubbliche può risultare anche più efficace ed economico. ENZO MARTIRE presidente associazione La Stazione di Boscoreale