A cura della Redazione
Applausi fragorosi, complimenti e richiesta di bis sono stati rivolti dal pubblico del teatro Supercinema di Castellammare di Stabia a Pietra Montecorvino, protagonista di un appassionato concerto venerdì 11 ottobre . “Malamusik”, lo spettacolo della Montecorvino sotto la direzione artistica di Eugenio Bennato, è senza dubbio una “perla” del cartellone 2013 dello “Stabia Teatro Festival” diretto da Luca Nasuto, che nasce da un’esigenza sentita dell’originale cantante napoletana di mettere in scena un percorso musicale che la rappresenti in modo autentico, coniugando la sua arte canora ad un repertorio di brani tradizionali e contemporanei accomunati da un mix di sound (al contrabbasso di Daniele Brenca ed alla chitarra Erasmo Petringa), vocalità e ritmi mediterranei. E’ un percorso che corre sul filo rosso della scia avviata dal film "Passione"di John Turturro, che ha mostrato l’attualità (a Napoli più che altrove) della musica popolare napoletana. In scena una minimale scenografia ha fatto da cornice ad un viaggio della cantante attraverso la canzone napoletana (con qualche brano della tradizione italiana) che è quasi sempre incentrata su un universo minore, ai margini della legalità e del perbenismo borghese che, nel bene e nel male, ha fatto la storia di questa città-capitale. Gli episodi della musica neomelodica scritta dai figli dei poeti di contrabbando narrano le passioni e il dolore dei vicoli del centro storico e delle periferie post industriali. Ottimi gli arrangiamenti e l’esecuzione. Giustamente raggiante alla fine dello spettacolo Luca Nasuto, direttore artistico del Festival teatrale, che ha elementi certi (dopo quattro spettacoli) per tracciare un primo bilancio lusinghiero di pubblico e di critica. L’ambizione è che l’evento diventi rappresentativo della città di Castellammare di Stabia, che ha una nobile tradizione nel settore artistico grazie a personaggi quali Raffaele Viviani e Annibale Ruccello. Nasuto divide il merito dell’iniziativa con l’amministrazione comunale targata Cuomo. Ha spiegato che il festival nasce dalla condizione che arte e cultura siano deterrenti contro l’illegalità e nello stesso tempo leve per generare lo sviluppo. Questo è il motivo per cui è stata messa in campo un’offerta differenziata con la creazione di laboratori teatrali per i giovani. Altro elemento di spicco del Festival è l’eccezionale location (disattesa solo per lo spettacolo della Montecorvino) della Reggia borbonica di Quisisana. Un sito che è paragonabile solo alle altre due famose dimore fuori dalla Capitale della real casa borbonica: Portici e Caserta. Far diventare la Reggia restaurata ed il parco di Quisisana, famoso, come dice il nome, per il clima salubre, una tappa di un percorso turistico importante è l’obiettivo principale di Castellammare di Stabia che il Festival può contribuire a raggiungere. MARIO CARDONE