A cura della Redazione
Altro che previsione, come si apprende dall’ordine del giorno del consiglio comunale del 7 ottobre. Siamo pervenuti nella fase dell’effettivo bilancio consuntivo, non solo per il 2013 ma per le due intere fasi amministrative guidate dal sindaco Claudio D’Alessio, a capo di una maggioranza variabile formata da liste civiche che, a momenti alterni, si sono richiamate (secondo la convenienza) al centrosinistra. Valgono di più le onorificenze in terra cinese o i richiami alla legalità del tribunale oplontino? E’ uno dei temi concreti che saranno sul tavolo nel corso del dibattito del dettato procedurale che oramai serve a poco per il semplice motivo che non si deve prevedere più niente. Tutto (o quasi) nel bene e nel male è già avvenuto. I risultati dell’amministrazione D’Alessio sono sotto gli occhi dei cittadini. A chi il privilegio di sintetizzare con un voto il primo giudizio? Mancano al traguardo l’applicazione delle nuove tasse, dal momento che l’abolita Imu si trasformerà in terza rata Tares, appesantendo il gravame fiscale per i più poveri di Pompei, poiché non tutti sono proprietari della casa mentre, al contrario, saranno tutti i cittadini residenti chiamati a contribuire alle spese comunali (illuminazione pubblica e viabilità) con il pagamento di un’aliquota di circa 50 centesimi per metro quadro. Tutti parteciperanno con lo stesso parametro di contribuzione. Si badi bene, è come se una casa di 100 metri quadri a via Roma avesse lo stesso valore di una della stessa grandezza sita a Ponte Nuovo o in via Ripuaria. E’ un provvedimento del governo, si affrettano a spiegare i politici della maggioranza. E’ vero. Ma è altrettanto vero che Pompei è uno dei pochi Comuni che non prevede la partecipazione dell’Ente al pagamento delle utenze dei servizi necessari (come acqua e spazzatura) per le fasce più povere della popolazione. Il motivo di tutto ciò risiede nella volontà trasversale della classe politica locale di rimandare nella sfera dei favori ad personam iniziative che dovrebbero avere valenza di sostegno sociale erga omnes. La notizia buona è che a Pompei avremo come concittadina onoraria Claudia Koll, destinata a chiudere in bellezza la lista dei riconoscimenti conferiti a piene mani dal sindaco che, ad onor del vero, una pergamena e/o un crest non lo ha negato a nessuno. La nota dolente riguarda la Festa della Città: mancherà nel cartellone l’esibizione di Alessandro Siani. Il primo cittadino aveva promesso di portarlo in piazza Bartolo Longo, dopo il flop dell’estate scorsa. Avrebbe mantenuto la parola ma il budget dell’iniziativa non è più alla portata dell’Ente. MARIO CARDONE