A cura della Redazione
«Aiutatemi a trovare mio figlio Pier Paolo. Si trova in stato confusionale. Non è più padrone di se stesso. Potrebbe trovarsi in imminente pericolo e non rendersene conto». A parlare è Mario Marone, ex dirigente del Comune di Pompei, che raccomanda ad amici e parenti di diffondere la foto del figlio che l’ultima volta è stato visto lunedì, giorno a partire dal quale non è più rientrato in famiglia, nel centro commerciale La Cartiera. Altri assicurano di averlo visto, invece (o in un’altra ora), a via Spinelli, in prossimità di un distributore di benzina. Mario Marone è molto conosciuto a Pompei, dove tutti lo hanno stimato come dirigente comunale che ha saputo svolgere il suo compito con determinazione e professionalità. Il figlio Pier Paolo (come spesso succede) aveva una tempra diversa da quella del padre. E´ una persona fragile e disponibile, amante dell’aria aperta e delle gite in bicicletta. Ne ha portata più di una con sé quando si è trasferito in provincia di Reggio Emilia, presso la residenza del fratello, per dare una svolta alla sua vita alla ricerca di un nuovo impiego. Prima aveva lavorato come geometra, alcuni anni, per una ditta privata. La crisi economica non lo ha risparmiato, e come tanti altri (giovani ed anziani) si è trovato a sperimentare l’affanno di doversi mettere alla ricerca di un posto di lavoro. A 38 anni si è dovuto rimettere in gioco. Ha provato prima con la professione libera di geometra, ma buono e disponibile com’é, tutti hanno approfittato di lui non pagandolo il dovuto alla fine del lavoro. Il padre, sfogandosi, ha detto che insieme alla madre di Pier Paolo aveva deciso di seguirlo nella nuova destinazione (in provincia di Reggio) per non lasciarlo solo. Da tempo aveva cominciato a dare segni di squilibrio ed i genitori non si sentivano tranquilli a saperlo lontano di casa. Nello stesso tempo è accaduto che lontano da Pompei, dagli amici di sempre e dal suo ambiente, la sua malinconia è aumentata ed ha cominciato a progettare di tornare alla vita di prima. Era venuto, insieme ai genitori, per qualche giorno a Pompei, quando è sparito senza lasciare traccia di sé. «Non c’è stata nessuna discussione in famiglia - assicura il padre -. Lo abbiamo sempre assecondato io e la madre a causa del suo stato di salute mentale. Il fatto è che ora stiamo sui carboni ardenti, siamo preoccupati per lui». L’unica consolazione è che la popolazione di Pompei non ha lasciato sola la famiglia Marone. E’ partita una gara di solidarietà tra i parenti e gli amici, quelli del padre e quelli che stimano il figlio, per un ragazzo per bene, solitario e introverso, ma disponibile con tutti. Pier Paolo è single. Era tornato, per qualche giorno, con i genitori a Pompei, dove risiede la sorella coniugata. Se qualcuno ha notizie di lui avvisi urgentemente, per favore, la stazione dei carabinieri di Pompei. MARIO CARDONE Nella foto, Pier Paolo Marone