A cura della Redazione
Questa mattina c’è stata la visita di una delegazione di deputati Pd negli Scavi di Pompei. A guidarla la vicepresidente della Commissione Cultura, Manuela Ghizzoni, e Luisa Bossa (ex sindaco di Ercolano, molto attiva e competente sulle problematiche che riguardano l’archeologia vesuviana). L´obiettivo dichiarato in partenza in un comunicato stampa della Bossa di alcuni giorni fa, è di verificare le reali condizioni del sito, lo stato di attuazione dei progetti, in particolar modo l’aggiudicazione degli appalti finanziati dalla Comunità Europea. A fine giornata la delegazione ha incontrato il personale che, da almeno sei mesi, è in stato di agitazione non solo a causa degli arretrati economici ma anche per via del malessere che attraversa l’ambiente della Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, a partire dalla conflittualità con la sua direzione e, segnatamente, con la soprintendente archeologa Teresa Elena Cinquantaquattro. Altre problematiche di rilievo sono la precarietà ambientale dovuta alla presenza di amianto, la mancanza di risorse e la inadeguata valorizzazione del personale Mibac che opera presso gli Scavi di Pompei. La delegazione ha avuto un incontro a porte chiuse, durato più di due ore, con la soprintendente Cinquantaquattro ed il sindaco di Pompei, Claudio D´Alessio. Successivamente, il gruppo di parlamentari ha effettuato una breve visita del sito archeologico, ostacolata in parte dal maltempo (sono state visitate le Terme del Foro ed il cantiere della casa dei Dioscuri, oggetto di restauro nell’ambito del Grande Progetto Pompei). Infine, intorno alle ore 15 del pomeriggio, i parlamentari hanno incontrato una folta delegazione dei rappresentanti sindacali e degli operatori dell´area archeologica. Nell’incontro con la direzione Sanp con il primo cittadino di Pompei, i deputati hanno rimarcato il concetto che Pompei è una delle priorità del lavoro di alto profilo che il Governo deve svolgere a favore dei beni culturali del nostro Paese. La stessa visita è un segnale emblematico dell’interessamento al restauro, messa in sicurezza e rilancio dell’immagine turistica di Pompei. La presenza sul posto degli onorevoli risponde al bisogno di acquisire direttamente elementi di conoscenza sulla situazione del sito archeologico vesuviano, al di là delle polemiche, e di manifestare la vicinanza del Parlamento a chi sta operando per il recupero di un presidio culturale di straordinaria importanza. La convinzione dei parlamentari della Commissione Cultura è che bisogna incalzare il ministro Massimo Bray, perché dalla salvezza di Pompei passa la possibilità per il nostro Paese di costruire sui beni culturali un progetto di rilancio economico di tutto il territorio regionale. Da parte sua, il sindaco D’Alessio ha palesato l’esigenza di una maggiore collaborazione tra le Istituzioni riguardo alle politiche di tutela e valorizzazione degli Scavi. Importante, per D’Alessio, velocizzare i tempi di conferimento degli appalti dei lavori di restauro. Alla fine, il primo cittadino ha fatto riferimento all’esigenza di destinare risorse finanziarie, con l’afflusso dei turisti, anche alla città moderna mediante l’applicazione di un ticket ai bus turistici che entrano nel territorio pompeiano. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2