A cura della Redazione
L’esecutivo del sindaco Claudio D’Alessio (foto) ha indetto la gara d’appalto par l’affidamento del servizio di riscossione del ticket per i bus turistici e per le automobili che parcheggiano nel centro storico di Pompei, che presto sarà a traffico limitato. Per tre consiglieri comunali d’opposizione di diversa estrazione politica (Arpaia, Robetti e De Gennaro) non convincono i termini tecnici e giuridici dell’iniziativa. Per questo, hanno diffidato nei termini di legge il dirigente del IV Settore, il comandante della Polizia Municipale, Gaetano Petrocelli, a porre in essere gli atti amministrativi inerenti alla gara d’appalto prima che siano chiariti alcuni punti salienti della delibera-quadro da parte della giunta. Nello specifico, i tre consiglieri hanno chiesto di chiarire la figura professionale del soggetto che sarà chiamato a gestire, dietro compenso, i servizi di sosta e d’ingresso nell’area a circolazione limitata. Sull’argomento i tre dissidenti hanno interrogato direttamente il sindaco D’Alessio, dal momento che sembrerebbe che siano state richieste determinate caratteristiche alla società che in futuro sarà delegata alla gestione degli incassi del ticket e di sosta autorizzata. Altro elemento di ambiguità del testo di gara sarebbe rappresentato, per i tre oppositori del primo cittadino di Pompei, dal capitolo del bando sulla gestione dei verbali di contravvenzione della polizia municipale. In poche parole, Robetti e compagni desiderano che prima che sia stato emanato il bando di gara venga fatta chiarezza sulle caratteristiche operative che dovrà possedere l´azienda che si aggiudicherà l’appalto di sosta ed incasso dei ticket di transito nel comune di Pompei. Ad avviso dei tre consiglieri di minoranza, la scelta dovrebbe cadere su una società dei servizi di sosta nei centri urbani, mentre dal bando si evince che l’esecutivo pompeiano ha in animo di assegnare l’incarico ad un soggetto che si limiti agli incassi per i diritti di transito e di sosta. La mancanza di chiarezza nel bando sarebbe a discapito della trasparenza. Potrebbe in teoria favorire un concorrente a scapito di un altro. Ecco perché è partita la diffida in anticipo, parallelamente all’interrogazione al sindaco di Pompei. L’Amministrazione comunale, a quanto pare, è, però, di opposto avviso riguardo alla regolarità della gara, convinta di aver intrapreso la strada giusta sul profilo tecnico della ditta appaltante. Le sue scelte sarebbero state dettate da motivi di opportunità fiscale. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2