A cura della Redazione
E’ stata presentata ieri sera, presso la sala giunta del Comune, la Pro Loco Boscoreale "La Ginestra", alla presenza di una nutrita presenza di pubblico, a sottolineare alcuni tra i primi e peculiari scopi della stessa: l´aggregazione e la socializzazione, accentuati dalla presenza di esponenti di realtà associative che già hanno espresso il desiderio di collaborare. La Pro Loco "La Ginestra", che ha già ottenuto la regolare iscrizione all´albo regionale delle Pro Loco della Campania e l´iscrizione all´UNPLI - Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane, nasce anche grazie all´incentivo, sostegno e supporto del Comune, e ha nel Comitato fondatore un eterogeneo e variegato gruppo di persone diverso per età, provenienza, lavoro, stile di vita e formazione ma con una particolare propensione all´associazionismo e alla Cittadinanza attiva. “La mia personale idea di Pro Loco - ha spiegato il presidente Cristina Ermenegildo -, accanto alla definizione istituzionale di associazione di promozione sociale, basata solo ed esclusivamente sul volontariato e sulla voglia di fare di tutti quelli che ne prenderanno parte, è strettamente legata al concetto di aggregazione, identità e riappropriazione del proprio paese. La “Ginestra”, grazie alla sua natura volontaria e soprattutto apolitica e apartitica, rappresenta un terzo occhio imparziale sul paese. In questo - ha sottolineato Cristina Ermenegildo - è stato bravo a ricordarcelo anche e soprattutto il Commissario straordinario, che ha più volte sottolineato quanto fosse necessaria questa imparzialità a sostegno e supporto delle attività politiche e delle tradizionali funzioni governative di un paese. Va fatta una considerazione - ha aggiunto la presidente -: il patrimonio di Boscoreale è, purtroppo, poco apprezzato anche e soprattutto dagli stessi cittadini. Ma basta fermarsi un attimo a pensare e ci si rende conto che è vasto e variegato: perfetta interfaccia tra gli scavi archeologici di Pompei e il Vesuvio, possiede essa stessa un piccolo capolavoro archeologico che trova il suo peculiare punto di forza proprio nella caratterizzazione agricola, visto che insiste su un territorio che è ancora rimasto prevalentemente agricolo grazie alla produzione delle albicocche, delle nocciole, di alcune varietà di fiori, dei pomodorini del piennolo e di quelle splendide varietà di uva che danno vita a vini che hanno contribuito a farci conoscere ovunque. Un territorio agricolo che vanta un patrimonio di architettura rurale ignoto ai più, ma che comprende casali e masserie incantevoli, di cui si anche abbondantemente scritto in appositi volumi. E come in ogni paese che si rispetti accanto alle attestazioni materiali esiste un nutrito patrimonio culturale immateriale da riscoprire e valorizzare che passa attraverso i racconti orali della destinazione d´uso di alcuni spazi comunali, della tradizione delle feste legate ai cicli di lavorazione della terra, che si legge attraverso il folclore e la forte tradizione della musica popolare e del culto della tammorra, che a Boscoreale ha focolai molto attivi e presenti. La Pro Loco - ha concluso Cristina Ermenegildo - intende lavorare anche e soprattutto in tal senso al fine di ritrovare la perduta identità e creare aggregazione. In tale direzione vanno le iniziative intraprese con l’istituto comprensivo 3° Castaldi-Rodari, che ci ha invitato a tenere una piccola lezione-seminario sulla storia e le origini di Boscoreale, proprio a sottolineare quanto sia importante l´apertura verso il passato, la storia e le tradizioni. per meglio comprendere ciò che siamo oggi, ma soprattutto quello che potremmo diventare”. ANTONIO D´ERRICO