A cura della Redazione
Un uovo di Pasqua fuori all’ingresso degli scavi archeologici di Pompei. Quale sorpresa per visitatori, turisti e curiosi? L’iniziativa “a sorpresa” ha immediatamente richiamato l’attenzione delle persone trovatesi a transitare nei dintorni. Si sono immediatamente avvicinate alla beneaugurante “macchina da festa” le guide turistiche, i custodi degli scavi ed i commercianti (chioschi e bancarelle di souvenir) che operano con banchi di vendita nelle immediate vicinanze del sito archeologico più visitato d’Europa. Sulla carta stagnola dell’uovo gigante, posto nella domenica di Pasqua nelle immediate adiacenze dell’ingresso degli scavi di Pompei, c’era scritto, bene in evidenza, “Vuoi sapere chi salverà Pompei?”. La persona desiderosa di conoscere la risposta al quesito non doveva far altro che far ruotare sulla sua stessa base la facciata anteriore del simbolo della fertilità in versione cioccolato, per cogliere la sorpresa di vedersi riflesso su uno specchio incollato sulla facciata retrostante dell’uovo di Pasqua. Un’idea davvero geniale. Un modo semplice di suggerire ai cittadini di farsi parte attiva per salvare il patrimonio culturale rappresentato dagli Scavi di Pompei. La simpatica ed intelligente iniziativa è di “Pompeii Pompeianorum”, un’associazione presente sul territorio che ha assunto su Fecebook la denominazione di “Comitato Cincinnato”, promuovendo la passione per l’archeologia vesuviana e la sua disinteressata difesa contro il degrado e, quel che è peggio, contro il disinteresse delle istituzioni che troppo frequentemente affrontano con superficialità il problema della sua tutela e della valorizzazione. Felice Bergamasco, imprenditore pompeiano originario di Torre Annunziata, grande appassionato di archeologia, è frequentemente l’ideatore di eventi di questo genere. Suo obiettivo dichiarato è che ai cittadini residenti nella Pompei moderna (nata negli anni Venti del secolo scorso, su iniziativa del Beato Bartolo Longo, intorno al Santuario della Madonna del Rosario) sia riconosciuto il diritto-dovere di partecipare disinteressatamente alla tutela del Monumento che hanno il privilegio di condividere sul proprio territorio. *****
Il volontariato è, secondo Felice Bergamasco, portavoce dell’associaizone “Pompeii Pompeianorum - Comitato Cincinnato”, la chiave di volta per creare un legame affettivo e di condivisione culturale tra la Pompei moderna e la Pompei antica. La proposta di Bergamasco mira al coinvolgimento di volontari (pompeiani e del territorio vesuviano), insieme alla Soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei, l’Amministrazione comunale, le associazioni degli operatori economici e le categorie professionali. Potrebbe essere organizzato un corso di formazione di vigilanti consapevoli, improntato alla tutela del patrimonio archeologico pompeiano e del turismo culturale che lo frequenta. Il tutto per contrastare gli imprevedibili danni arrecati dal vandalismo ma anche dall’afflusso incontrollato del turismo di massa. Dopo il superamento di un periodo di prova, i volontari potrebbero dedicarsi esclusivamente alla tutela delle antiche domus e degli annessi spazi pubblici. Unico riconoscimento per l’attività di volontariato svolto part-time a tutela del monumento, sarebbe un numero di biglietti d’ingresso omaggio agli Scavi, sulla base delle ore di volontariato prestato. Bergamasco immagina l’istituzione di una card d’ingresso per residenti che intendono prodigarsi per la tutela del sito archeologico. In questo ambito, la funzione del Comune di Pompei sarebbe quella di reclutamento e di garanzia dei volontari. Sarebbe così applicato il principio della sussidiarietà alla tutela del patrimonio culturale comune. L’Amministrazione comunale, se lo ritenesse opportuno, potrebbe delegare questo suo compito ad un’associazione di Pompei. Gli imprenditori sarebbero invitati a contribuire economicamente e/o con l’offerta di servizi per finanziare l’iniziativa che porterebbe vantaggi diretti ed indiretti al territorio. Il giorno di Pasquetta, una comitiva del “Comitato Cincinnato”, ha organizzato una passeggiata di prova negli Scavi, offrendo assistenza, consigli e sostegno volontario ai turisti. A quanto si dice, pare che l’iniziativa sia stata molto apprezzata dai visitatori. Da qui, la possibilità di tramutare una brillante idea in una proposta da attuarsi concretamente. MARIO CARDONE twitter: @mariocardone2