A cura della Redazione
Resta provvisoriamente chiuso l’Irish Caffè nella centrale via Lepanto di Pompei, fino è quando il gestore dell’esercizio pubblico non avrà ripianato all’Enel il danno di circa 10 mila euro. A tanto ammonterebbe, infatti, il furto di energia elettrica accertata dai carabinieri della caserma di Pompei, comandata dal maresciallo capo Tommaso Canino, insieme agli ispettori della società di gestione per l’erogazione della corrente elettrica. L’uomo, 45 anni, è stato prima messo agli arresti domiciliari, successivamente, nel processo per direttissima, è stato condannato ad otto mesi di carcere con sospensione della pena, per cui è tornato a piede libero. Si deve ricordare che i precedenti gestori del bar, fratelli di quello attuale, usavano il locale pubblico come base per lo spaccio di droga, per cui sono stati condannati rispettivamente a 6 ed 8 anni di carcere. Evidentemente la lezione non è bastata. Non è stata fermata l’abitudine di delinquere nell’ambito della gestione di quel bar del centro di Pompei, considerato che con il sistema di staccare il contatore, un bar del genere riesce a risparmiare circa mille euro ogni due mesi sui costi di gestione. L’iniziativa di rubare sul consumo di energia elettrica pare si stia diffondendo a macchia d’olio a Pompei e nei paesi limitrofi, per cui si fa il nome anche di qualche illustre esercente della zona. Una scorciatoia intentata, evidentemente, per tagliare i costi e fronteggiare più efficacemente la crisi dei consumi. L’iniziativa, a quanto pare, non è risultata molto felice perché l’Enel tiene gli occhi aperti sulla media dei consumi fatturati e manda i suoi ispettori a controllare ogni qualvolta arriva una lettura dei consumi anomala. MARIO CARDONE