A cura della Redazione
Piano casa e vincoli ambientali in penisola sorrentina è uno dei temi di maggiore attualitá, ed anche la gestione delle emergenze territoriali, che saranno al centro dell’incontro promosso dall’Ordine degli Architetti di Napoli e provincia che si terrà venerdi a Vico Equense, alle ore 17, presso il complesso SS. Trinitá. La grande mobilitazione degli architetti napoletani, con incontri itineranti sul tema delle nuove opportunità di sviluppo dei territori e delle aree urbane, riguarderà le grandi potenzialità naturalistiche, ambientali e storico-artistiche di una delle aree di maggiore impatto sull´economia turistica della regione. "Gli architetti svolgeranno il loro ruolo strategico per contribuire alla tutela del territorio e ad una corretta gestione dello sviluppo sostenibile - spiega Gennaro Polichetti, presidente dell´ordine professionale - collaborando con le pubbliche amministrazioni e le categorie produttive, con il proposito di contribuire ad invertire le linee di sviluppo territoriale che non sempre hanno coniugato correttamente la tutela dell´ambiente con lo sviluppo". Le aree tematiche del workshop dedicato alla macroarea della penisola sorrentina, sono coordinate dal professore di urbanistica, Vincenzo Meo e da Pio Crispino, vicepresidente dell’Ordine degli architetti di Napoli e Provincia. I punti salienti del documento elaborato per la discussione tra gli architetti dell’area "penisola sorrentina" sono i seguenti: a) Legge per l’ architettura: Governo del territorio che deve coinvolgere gli urbanisti, gli architetti e i costruttori; b) Introduzione dei concorsi di architettura in due fasi per tutti i progetti di trasformazione urbana; c) Azione tendente ad uniformare e semplificare tutte le procedure di carattere amministrativo che riguardano l’attività professionale: chiarezza, trasparenza e solidarietà; d) Il ruolo dell’ architetto nelle istituzioni; e) Rilettura e sensibilizzazione delle norme di deontologia professionale; f) Formazione continua e azioni concrete per iniziare i giovani architetti all’ attività professionale; g) Azioni volte a coinvolgere capitali privati nel processo di trasformazione e conservazione del costruito.