A cura della Redazione
A margine dell’evento mediatico di ieri, con la visita istituzionale del commissario europeao Johanness Haan agli scavi archeologici di Pompei, in virtù dei finanziamenti stanziati dalla Comunità Europea per il Grande Progetto Pompei, assume rilievo la sigla di una convenzione che riguarda l’applicazione di un progetto di legalità caldeggiato e finanziato dalla stessa CE. Ad illustrarlo al commissario Haan, ai tre ministri Barca, Cancellieri e Ornaghi, alle altre autorità presenti ed alla stampa, è toccato al prefetto Bruno Frattasi, che ha fatto presente che, tramite le iniziative collegate al protocollo sottoscritto, sarà possibile intercettare e reprimere in anticipo ogni forma criminale interessata al “Grande Progetto Pompei”. Importanza notevole in tal senso riveste l’accordo con la rete bancaria internazionale, che consentirà di seguire i flussi finanziari in entrata ed in uscita del grande progetto di ristrutturazione degli Scavi. «In questo modo – ha fatto presente il prefetto Frattasi – sarà possibile conferire una cornice di maggiore legalità al Grande Progetto Pompei. La particolarità dell’iniziativa è che il progetto di legalità, che scatta con la convenzione tra i responsabili dei diversi Enti protagonisti dell´intervento di ristrutturazione straordinaria di Pompei, è anch’esso finanziato dalla Comunità Europea». MARIO CARDONE