A cura della Redazione
I sindacati dei dipendenti comunali di Pompei hanno accolto come una vera e propria provocazione linvito del vicesindaco Claudio Alfanmo (con delega al Personale) di aprire un tavolo informativo riguardante la decisione unilaterale dellAmministrazione di eliminare dalle buste paga alcune indennità (rischio e disagio) che pesano per almeno 50 euro al mese. «La politica deve restare fuori dalla gestione del fondo del personale». E la parola dordine di Cgil, Cisl, Uil, che hanno minacciato la convocazione di un´assemblea permanente, con relativa astensione dal lavoro dei dipendenti comunali a tempo indeterminato. «Sono già stati emanati provvedimenti che riguardano lutilizzo del fondo del personale - hanno precisato i sindacalisti aziendali e provinciali, nel corso dellaffollata assemblea del personale che si è tenuta nellaula di consiglio -. Cambiare solo ora le carte in tavola significa penalizzare i progetti di stretta sopravvivenza delle famiglie dei dipendenti comunali». E inutile dire che liniziativa del vicesindaco Alfano, di rimettere in discussione la gestione di un fondo del personale (peraltro contestato nella sua specificità da Cisl e Cgil) è stata vista come un colpo di mano riguardo ad una materia che è fuori la portata della politica, perché assegnata di regola ad una delegazione trattante, formata da dirigenti comunali e da rappresentanti dei lavoratori. Liniziativa dellAmministrazione comunale è stata vista come un assalto alla diligenza dai lavoratori in assemblea. Impiegati, tecnici, operai e vigili urbani di Pompei hanno costruito con i loro rappresentanti un percorso preciso di rispetto delle regole di cui, dicono, si sta perdendo la cultura. Il dibattito che ne è seguito è stato duro ed indisponibile. Lintervento finale del sindaco DAlessio ha in parte placato gli animi dei più esasperati, perché il primo cittadino si è impegnato a rivedere con i competenti di settore i margini di salvaguardia di indennità tradizionalmente corrisposte, mentre ora è stato deciso di eliminarle ipso facto. Nel frattempo è da considerarsi annullata la convocazione di lunedì del tavolo trattante e, fino a nuova contrattazione, le indennità accessorie ai dipendenti sono da considerarsi ancora in vigore.
MARIO CARDONE