A cura della Redazione
«Partecipiamo al consiglio comunale per deliberare sul nulla». E’ la conclusione della lucida analisi che il consigliere di opposizione Allaria ha fatto sui lavori in aula all’ordine del giorno dell’ultimo semestre. Sulla base di questa considerazione, Allaria ha rivolto un duro attacco alla maggioranza che governa la città di Pompei. Si badi bene, non si è limitato nella sua arringa a criticare le iniziative dell’Amministrazione, ma ha additato i colleghi di maggioranza, colpevoli a suo dire di alzare la mano per approvare le delibere senza rendersi conto che questo atteggiamento nuoce agli interessi della città. Allaria (Unità e Impegno) ha approfittato dello scarno ordine del giorno della riunione di oggi (due soli regolamenti sui controlli contabili e amministrativi interni, e l’intitolazione di una piazza) per illustrare all’assemblea dei presenti un articolato intervento teso a dimostrare, numeri alla mano, che le delibere in Consiglio comunale vengono decretate, la maggior parte, su atti dovuti (come tutte quelle che riguardano il bilancio) o per legittimare debiti fuori bilancio o, infine, per assegnare a personaggi autorevoli riconoscimenti di cittadinanza onoraria. Discorso contrastato, il suo, a più riprese dal presidente del Consiglio comunale, che gli ha intimato di attenersi, secondo regolamento, all’ordine del giorno. Ne sono seguiti battibecchi a cui hanno partecipato gli altri due colleghi presenti (Del Regno e Robetti) dello stesso gruppo politico. Allo stesso modo Robetti, quando ne ha avuto l’opportunità, non se l’è lasciata sfuggire, per rinfacciare a D’Alessio i ritardi in termini di regolamento per il settore edile e di costruzione di nuovi loculi cimiteriali in economia. Materie su cui da tempo ha chiesto inutilmente di confrontarsi. Bisogna in ogni caso registrare che, pur nell’asprezza dello scontro politico, il rapporto tra maggioranza ed opposizione si è mantenuto sui binari delle correttezza. Anzi, qualche volta il passaggio dalla dialettica allo sfottò è stato breve come quando il sindaco D’Alessio ha promesso al consigliere d’opposizione Robetti (suo ex alleato politico) d’intitolargli una strada. MARIO CARDONE