A cura della Redazione
A due minuti di “arrivederci” rivolti all’arcivescovo Carlo Liberati, e di “benvenuto” rivolti al suo sostituto nella guida della prelatura di Pompei, arcivescovo Tommaso Caputo, sono seguite, in Consiglio comunale più di due ore di botta e risposta tra l’opposizione (Robetti, Allaria ed Arpaia) ed i dirigenti dei vari settori dell’Amministrazione comunale (Fiorenza, Nunziata, Petrocelli, Piscina e Vitiello). Si doveva votare l’assestamento di bilancio. Occasione propizia per il consigliere comunale di “Unità e impegno” Robetti per rinfacciare alla maggioranza i ritardi e gli sperperi di denaro pubblico. Il dibattito si è acceso soprattutto sulla posta di deposito auto che da 6 mila euro è passata a 31 mila euro. Come ha spiegato il comandante dei vigili urbani Petrocelli, il Comune deve pagare l’accesso al deposito del gestore fiduciario che per anni ha operato per il ritiro delle automobili parcheggiate in divieto di sosta. Il motivo sta nella verifica della consistenza del parco macchine in deposito fiduciario rispetto alle risultanze interne del Comune. Il dibattito su questo argomento si è acceso, dando vita ben presto a polemiche, perché l’opposizione ha dichiarato a chiare lettere che teme che la trascuratezza dell’esecutivo comunale in carica determini il dissesto finanziario dell’Ente. L’argomento, come noto, ha determinato avvisi giudiziari a carico di amministratori e dirigenti di Pompei a causa di un’inchiesta aperta dal pubblico ministero di Torre Annunziata che dovrà accertare se c’è stato abuso d’ufficio nel regolare i rapporti finanziari con la ditta. Il fatto è che la stessa asserisce di aver fatturato al Comune un ammontare complessivo enorme non ancora riscosso. Al contrario, hanno ribattuto in aula i dirigenti comunali, non risulta nella contabilità comunale un credito certo, liquido ed esigibile a suo favore, né tantomeno risulta che sia stata chiamata in causa la magistratura per recuperare quanto spetterebbe per legge. Non è solo questo. L’Amministrazione di Pompei ha dovuto anche difendersi dalle accuse riguardanti le numerose insidie e trabocchetti sulle strade del territorio comunale, i ritardi di attivazione del servizio mensa scolastica e la costruzione di un nuovo edificio scolastico. Alla fine, un intervento del sindaco Claudio D’Alessio (nella foto) ha stigmatizzato la scarsa informazione che alimenterebbe gli attacchi dell’opposizione e difeso l’operato della sua giunta. Nello specifico, il primo cittadino ha ribadito l’intenzione dell’amministrazione pompeiana, nella logica della spending review, di affidare a privati la gestione della Casa di Riposo Borrelli, salvaguardando il posto di lavoro dei suoi dipendenti ed il mantenimento dell’economicità delle rette dei suoi ospiti anziani. MARIO CARDONE