A cura della Redazione
L’Amministrazione comunale punta sul «Piano nazionale per le città». Nel corso di una delle ultime riunioni di giunta, su proposta del sindaco Luigi Bobbio (nella foto) e dell’assessore all’Urbanistica Francesco Di Somma, è stata infatti approvata una delibera di proposta di «Contratto di valorizzazione urbana» per la rigenerazione di tutta l’area costiera che interessa il porto storico cittadino, per quanto concerne la sola parte ex commerciale, e per la riqualificazione del limitrofo centro antico. “La proposta – ha spiegato il primo cittadino – si concentra sull’intera area del centro antico cittadino, inclusi tutti gli enormi volumi dismessi (magazzini generali, silos per il deposito del grano…) che da anni versano in stato di abbandono, in quanto il porto storico ha perduto, da decenni, la sua originaria funzione commerciale, riconvertendosi ad attività diportistica e, ultimamente, grazie all’impegno della mia Amministrazione, crocieristica. Questa vasta area costiera possiede, inoltre, la peculiarità di fare da corollario al centro antico cittadino. Una porzione di territorio comunale che, un tempo, rappresentava il «cuore» pulsante della città ma che, da oltre un quarantennio, vive anch’esso uno stato di degrado ed abbandono; situazione che si è ulteriormente aggravata con le ferite inferte dal sisma del 1980”. Ma a che cosa serve il Piano città? “Con l’approvazione della delibera – ha continuato Bobbio – intendiamo proporre un intervento di recupero del centro antico che preveda il rifacimento di tutte le arterie viarie, inclusi infrastrutture, illuminazione pubblica ed arredo urbano; il rinnovo di tutti gli edifici scolastici presenti nel centro antico; il recupero di tutte le aree degli edifici demoliti e/o crollati a seguito del sisma del 1980, di proprietà privata, attraverso i poteri sostitutivi previsti per legge, destinandoli, in funzione della posizione e/o dell’esigenza, alcuni a parcheggio altri ad housing sociale ed altri ancora a piazze con verde attrezzato. Per quanto concerne gli edifici dismessi «ex commerciale» del porto vecchio, proponiamo infine la trasformazione in centri polivalenti di tipo turistico-crocieristico di supporto alla già prevista stazione marittima secondo il Piano regolatore portuale in corso di redazione. Non ci sfugge, infatti, il particolare che Castellammare di Stabia, oltre ad essere un attrattore turistico-culturale per la presenza di aree archeologiche e termali, rappresenta l’unico punto di attracco crocieristico idoneo per l’intensa attività turistica delle zone limitrofe”. In tal senso, nei mesi scorsi, è stato infatti sottoscritto uno specifico protocollo d’intesa (denominato Stabia porto di Pompei) con i Comuni di Pompei e Boscoreale, finalizzato a rendere più raggiungibili i siti archeologici più visitati al mondo da parte dell’utenza crocieristica che attracca proprio a Castellammare di Stabia. “Pertanto – ha concluso il primo cittadino – la riqualificazione del centro antico, unitamente alla realizzazione di una oramai necessaria pluralità di funzioni di accoglienza turistico-crocieristico, potrà sensibilmente contribuire a risanare l’effetto «emarginante» di uno dei luoghi cittadini più suggestivi e caratterizzanti, nonché a costituire per l’intera città un motore propulsore per incentivare l’economia locale, con risvolti occupazionali e determinanti per il ripristino della originaria vocazione turistica della città di Castellammare di Stabia”. Commissariamento prefettizio permettendo. COMUNICATO