A cura della Redazione
«Incapaci o indifferenti». E´ questo il giudizio di Alberto Robetti (Unità e Impegno) sulla maggioranza politica che governa Pompei. Lui ed i colleghi Allaria, Benincasa e Del Regno hanno fatto parte della maggioranza fino ad un anno fa. Poi D’Alessio (nella foto), “licenziando senza preavviso” un loro assessore, accese la scintilla che determinò la svolta politica e portò alla fuoriuscita dall´attuale compagine di governo. Robetti, in un suo comunicato, enuncia la lista di servizi e delle opere necessarie alla città di Pompei. Chiama in causa la responsabilità del sindaco e dei suoi alleati politici. «La manutenzione delle strade, dei marciapiedi, del verde, delle scuole, la pulizia ma anche di grandi progetti, avrebbero dovuto trasformare il volto di Pompei per rilanciare il turismo e l’economia locale», argomenta Robetti. Che poi aggiunge: «L’Amministrazione in carica non ha varato alcun progetto di spessore: dal parcheggio interrato di piazza Falcone e Borsellino, al progetto di Fossa Valle, al centro fieristico di via Molinelle, all’ampliamento di via Giuliana. Di questi progetti qualcuno se ne occupa? Sono sepolti nei cassetti? Sono scritti solo sulla carta? O “nulla è dato sapere?”». Da professionista del settore edile e dell’urbanistica, Robetti, che la settimana prima aveva presentato alla stampe una bozza di delibera formalmente collaborativa con il progetto di cambiamento del regolamento edilizio, ha rivolto le sue critiche all’operato del Settore edile ed urbanistico del Comune. In poche parole, ha chiamato indirettamente in causa l’assessore Vincenzo Manocchio e le scelte politiche del suo Assessorato. Difatti il piatto forte della polemica targata Robetti riguarda la manutenzione delle strade e dei marciapiedi. «Risulta ormai inesistente da tempi biblici, ad eccezione di qualche caso sporadico, e pure questo problema crea conseguenze non trascurabili alle casse del Comune, che, tra danni da insidie e trabocchetti e spese legali, paga circa 1.200.000,00 euro all’anno. Ma queste cose forse non sono d’interesse per questa Amministrazione? O forse lo sono?». Resta a Manocchio, al sindaco D’Alessio o a quant’altri dare le risposte. Robetti interviene anche sulla manutenzione del verde che, dice lui, dovrebbero essere realizzata prima delle ricorrenze cittadine (Supplica, Festa della Città). «Anche queste cose elementari sembrano difficili a questa compagine politico-amministrativa, perché due settimane dopo la Festa della Città i lavori non sono ancora stati completati». MARIO CARDONE