A cura della Redazione
“Vivere sicure... si può” è l’etichetta di un corso di difesa personale organizzato dall’Amministrazione comunale di Pompei per il gentil sesso. Rientra nelle inziative delle politiche sociali dell’assessore Pasquale Avino. Costerà millecinquecento euro. Prevede uno stage di presentazione, a partecipazione gratuita, presso il centro sociale Gaudium, l’ultima settimana di ottobre. Se l’iniziativa incontrerà l’interesse delle donne, seguirà un vero e proprio corso di difesa personale, sempre gratis, fatto di 8/10 lezioni teorico-pratiche di due ore. La delibera comunale elenca gli stadi della preparazione psicofisica contro la violenza occasionale, per cui necessita in primis la consapevolezza del "diritto di proteggere se stesse". La vera forza di contrasto alle situazioni di pericolo consiste nella forza mentale che sarà il presupposto per l´utilizzo della forza fisica. Nella guerra psicologica della "difesa personale", l´arma più efficace della donna è il "cervello". Se lo si allena a reagire alle situazioni di allarme o pericolo ambientale, sarà più facile mantenere la calma per far scattare la risposta giusta contro ogni tipo di pericolo. L’esigenza dell’Amministrazione comunale di Pompei è stata quella di affrontare con azioni positive il tema, purtroppo attuale, della violenza sulle donne. L´esecutivo, perciò, ha ritenuto opportuno avviare un corso di addestramento finalizzato alla sicurezza delle donne, non limitato alle tecniche di combattimento. E’ un’iniziativa rivolta alle adolescenti così come alle nonne. Non si tratta di fitness né di preparazione atletica. Il lavoro fisico previsto può essere affrontato senza difficoltà a qualsiasi età e grado di preparazione. Si parte con l’analisi delle più svariate situazioni a cui corrispondono precisi comportamenti di risposta: in auto, in treno, a piedi, in ascensore. Si analizzano le caratteristiche delle cosiddette "armi occasionali": chiavi, spazzole, penne sfera e spray al peperoncino. Viene data grande importanza al linguaggio del corpo. Si allena il colpo d´occhio, il riflesso istintivo e la visione d’insieme. La donna deve alla fine assumere la mentalità difensiva. Se la prevenzione non è sufficiente deve passare alla "difesa verbale". L’ultima “arma” a sua disposizione è la "difesa fisica", fatta di semplici colpi efficaci con mani, gomiti, ginocchia contro le parti sensibili del maschio aggressivo. MARIO CARDONE